Cassazione: “Anche se sei ateo hai i tuoi diritti fondamentali”

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Di Stefano Delle Cave

Storica sentenza della Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso dell’Unione atei e agnostici razionalisti (Uaar). Veniva chiesto che fosse riconosciuto il diritto ad esprimersi come qualsiasi credente di qualsiasi religione. Tutto era cominciato nel 2013 dopo la censura di alcuni manifesti Uaar a Verona perché considerati “lesivi nei confronti di qualsiasi religione”.

La storica sentenza della Cassazione


Deve essere garantita la pari libertà di ciascuna persona che si riconosca in una fede, quale che sia la confessione di appartenenza, ed anche se si tratta di un credo ateo o agnostico, di professarla liberamente”, si legge nella storica sentenza della Cassazione. Da un lato viene garantita la libertà religiosa, dall’altro anche la possibilità di professare un credo ateo e agnostico. “La libertà di coscienza appartiene a tutti. È il riconoscimento di un diritto umano fondamentale rafforza i diritti di ognuno di noi, nessuno escluso”, ha detto il responsabile delle iniziative legali dell’Uaar Adele Orioli, commentando la vittoria della sua associazione. Spetta ora alla Corte d’Appello riesaminare il caso in base a quanto stabilito dalla Cassazione.

gli atei e gli agnostici in Italia

I fatti del 2013


L’azione legale dell’Uaar era cominciata nel 2013 in occasione di una campagna nazionale dal titolo “Viviamo bene senza D”. A seguito di essa erano stati affissi nelle principali città italiane manifesti con la parola Dio con una crocetta sulla lettera D e in basso la scritta: “10 milioni di italiani vivono bene senza D. E quando sono discriminati c’è l’Uaar al loro fianco”. Il comune di Verona aveva negato il permesso di affissione, ritenendo che questi manifesti potessero essere “potenzialmente lesivi nei confronti di qualsiasi religione”. Immediata la battaglia legale dell’Uaar che aveva perso in primo ed in secondo grado, prima di ottenere la storica vittoria in cassazione e il riconoscimento di un diritto fondamentale.