Dicono che l’amore non paghi l’affitto, ma io ho te, babe, io ho te”. Nel 1965 Sonny Bono e Cher sfidavano il buonsenso con la canzone I Got You Babe che con 3 milioni di dischi venduti avrebbe fatto di loro il duo più famoso della musica americana a cavallo fra gli anni 60 e 70. Lei aveva 19 anni, lui 30, e nelle immagini televisive dell’epoca si scambiavano sguardi innamorati e cercavano il contatto fisico.

A 75 anni compiuti il 20 maggio 2021, Cher annuncia che la sua vita sarà raccontata in un biopic scritto dallo sceneggiatore premio Oscar Eric Roth e prodotto dalla Universal Pictures. Il film riavvolgerà il nastro fino all’inizio della sua carriera, quando lei e suo marito erano tutto ciò di cui l’America aveva bisogno in quegli anni, in cui la struttura della società conosciuta stava sfumando verso le rivoluzioni sociali.

La madre, il padre, l’infanzia, l’adolescenza, la sorella

Cherilyn Sarkisian è nata a El Centro, al confine tra la California e il Messico, figlia di Georgia Holt, una modella e attrice di origini irlandesi, tedesche e cherokee e di un camionista armeno. Un mix sufficiente a fare di lei una bellezza totalmente non convenzionale. Quando aveva 10 mesi i suoi genitori si sono separati a causa dei problemi di alcol e droga del padre, e lei era andata a vivere con la mamma a Los Angeles. Lì, la mamma si risposò con un attore con cui ebbe un’altra figlia, la futura attrice Georganne LaPiere, ma anche questa storia finì quando Cher aveva 9 anni, ancora per problemi di alcolismo del patrigno. Per la ragazzina fu inevitabile crescere con un’idea distorta delle relazioni con l’altro sesso. Stavolta la madre era precipitata in difficoltà economiche tali da dover stringere con gli elastici le scarpine delle figlie per tenere su le suole. Quando proprio non ce la fece più a mantenere entrambe, fu costretta ad affidare Cherilyn a un orfanotrofio dove cercava di andare a trovarla ogni giorno.

Sonny Bono, l’incontro con Cher, il successo e la misteriosa morte

Sonny Bono voleva fare da manager a Cher ma lei non se la sentiva di esibirsi da sola, aveva una paura folle del palco. Gli suggerisce di fondare il duo, così può vincere la paura guardando lui, mentre canta. Nel frattempo, è stata cacciata dall’appartamento che divideva con una coinquilina e lui le offre ospitalità in cambio delle faccende di casa. Vivendo sotto lo stesso tetto diventano amanti ma tengono nascosta la relazione. Cher, che per due volte ha vissuto il trauma dell’abbandono del padre, ha un disperato bisogno di sentirsi protetta da un uomo più grande e si attacca a lui morbosamente. Nel 1964, mentre sono in un hotel di Tijuana, in Messico si sposano con una cerimonia non ufficiale. Qualche mese dopo, in una notte insonne, lui scrive I Got You Babe, la sveglia per fargliela cantare subito. Lei la prova, gli dice che è “una canzone stupidissima” e si rimette a dormire. Invece fu un successo, e col successo, la stampa cominciò a insinuare che ci fosse qualcosa tra loro, mentre l’espediente a cui lei ricorre per vincere la paura del palco, fissarlo mentre canta, diventata la cifra delle loro esibizioni e permette di fantasticare sul loro amore segreto. Come duo cambiano diversi nomi d’arte, tra cui Caesar and Cleo, fino ad adottare semplicemente Sonny and Cher. I loro brani iniziano a scalare le classifiche e con l’arrivo dei guadagni danno una spinta alla loro immagine dedicandosi anche al guardaroba. Il loro stile fatto di pantaloni a zampa d’elefante, di tessuti a righe, di camicie con le ruches, di frange e gilet di pelliccia spopola tra i giovani. Nel 1969, quando lei è incinta della loro unica figlia Chastity – che oggi ha cambiato sesso e si chiama Chaz – si sposano ufficialmente.

Salvatore «Sonny» Bono, nato nel 1935 a Detroit, figlio di Jean e Santi, una coppia di immigrati venuti dalla Sicilia, è stato sicuramente un personaggio non comune, capace di passare, con grande disinvoltura, dai riflettori degli studios a quelli della politica. Oltre a suonare, per tre anni ha condotto uno popolare show con Cher sugli schermi della Cbs ed ha avuto ruoli in serial tv molto seguiti. Nato cattolico, si è avvicinato a Scientology ed è diventato un convinto ecologista lanciando battaglie memorabili. Dopo aver fatto il sindaco di Palm Springs, ha conquistato una poltrona alla Camera. Ed è stato tra i primi a seguire il fenomeno del terrorismo, quale membro della Task Force sull’eversione e le armi non convenzionali.

Sono passati ormai più di dieci anni da quella fatale giornata—era il 5 gennaio 1998—e Sonny riesce a fare ancora notizia. Ted Gunderson, un ex agente dell’Fbi conosciuto per seguire trame impossibili, risveglia la memoria con una tesi sorprendente. In base alle sue indagini Bono sarebbe stato assassinato. Un misterioso omicida lo avrebbe colpito con un oggetto ed avrebbe poi abbandonato il cadavere vicino a un albero per fare pensare all’incidente.

Gunderson ha affidato la sua «verità » ad un giornale tabloid e a qualche sito, ma è stato presto seguito da esperti forensi e da altri «privati», investigatori a caccia di scoop e storie scomode. In particolare Bob Fletcher, 66 anni, che ha sostenuto di aver conosciuto con Bono e di avergli passato documenti esplosivi su traffici d’armi in Centro America, 007 e uomini ombra. «Sonny era rimasto sorpreso dalle mie rivelazioni ed alla ripresa dei lavori parlamentari si sarebbe dedicato al dossier», ha raccontato Fletcher. Forse, ha aggiunto, sono state quelle carte a provocare la sua fine: «Infatti è morto dieci giorni dopo il nostro incontro». La morale è che gli hanno voluto impedire di guardare in affari sporchi scoprendo collusioni insospettabili.