Il primo matrimonio di Paolo Brosio risale a diversi anni fa ed è legato anche ad un particolare aneddoto. La prima moglie del giornalista è stata Serenella Corigliano sulla quale però non sono reperibili particolari informazioni. La cerimonia nuziale venne chiaramente celebrata in chiesa ma dopo la rottura tra i due venne decretato l’annullamento del sacramento grazie all’intervento della Sacra Rota. Decisamente più nota è stata la sua relazione con Gretel Coello, modella di origini cubane
La relazione tra Paolo Brosio e Gretel Coello inizia a ridosso dei primi anni 2000, poi suggellata dal matrimonio nel 2004. L’amore tra i due finisce però dopo pochi anni arrivando alla separazione nel 2008.
Gretel Coello, modella elegante, bellissima e di origini cubane, che ha lavorato anche in televisione per SkyMeteo come meteorina. Tra le tante attività, di cui non ha mai parlato troppo, tenendosi spesso lontana dai riflettori per tutelare la sua privacy, Gretel Coello è nota per essere stata la seconda moglie di Paolo Brosio; il matrimonio è durato quattro anni, esattamente dal 2004 al 2008, prima della famosa svolta religiosa del giornalista. I due sembravano una coppia molto affiatata, ma tutto si è incrinato per un presunto tradimento da parte di lei che sembra abbia fatto soffrire enormemente il giornalista; sull’argomento lui non si è risparmiato dichiarazioni piuttosto acide, parlando anche della possibilità di vendicarsi con decine di ragazze di cui neanche sa il nome.
Le ragioni che hanno portato alla separazione non sono mai state raccontate dai diretti interessati; stando alle indiscrezioni riportate in rete pare che a rompere l’armonia fosse subentrato un presunto tradimento da parte di Gretel Coello.
La relazione più recente di Paolo Brosio è invece quella con Maria Laura De Vitis, modella e influencer classe 1998. Il rapporto suscitò particolare curiosità soprattutto per la grande differenza d’età tra i due che a detta di entrambi non sembrava essere un problema. La liaison tra il giornalista e la modella venne resa pubblica nel 2020, arrivando al capolinea solo un anno dopo