Un altro suicidio sconvolge il calcio charrùa a sei mesi di distanza dall’improvvisa scomparsa di Santiago Garcia, l’ex bomber toltosi la vita a febbraio a causa di un’acuta forma di depressione. La stessa che, stando ai media uruguaiani, avrebbe spinto al gesto estremo anche il 38enne Williams Martinez, difensore del Villa Teresa rinvenuto privo di vita nel proprio appartamento sabato notte. I media locali riferiscono di un suicidio, alla cui base potrebbe esserci problemi personali o il difficile momento professionale del giocatore, costretto a fermarsi qualche settimana fa dopo aver contratto il Covid.
Con una lunga carriera da giramondo alle spalle tra Cile, Argentina, Inghilterra, Francia e Spagna, Martinez aveva assaporato anche la gioia di vestire la maglia Celeste, in occasione di un’amichevole negli anni ’90 contro l’Iran. Il difensore aveva da poco iniziato quella che, a 38 anni compiuti, sarebbe stata probabilmente l’ultima esperienza in campo dopo aver firmato ad aprile per il Villa Teresa, squadra di seconda divisione. Immediati i messaggi di cordoglio da parte della federazione (Auf), di tutti i club di prima e seconda divisione e di molti ex compagni e colleghi illustri, tra cui diversi giocatori della nazionale. Il gesto estremo di Martinez ha scosso particolarmente l’opinione pubblica e il mondo del calcio charrùa perché, purtroppo, i dati diffusi negli ultimi giorni dal Ministero della Salute rivelano una problematica più seria e diffusa di quanto si possa immaginare: nel 2020 si sono verificati ben 718 suicidi, vale a dire 40 ogni 100 mila abitanti, e il mondo del calcio non è esente.