Cicerone, un marito ed un padre amorevole

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Di Redazione Metropolitan

Il 7 dicembre del 43A.C l’antica Roma veniva sconvolta dal brutale omodicio di uno degli uomini più celebri della storia, Marco Tullio Cicerone. Ma chi era davvero Cicerone e perché venne assassinato in modo barbaro e cruento?

Tutti conoscono la carriera onorevole che fece di Cicerone, uno dei volti più celebri dell’impero romano. Filosofo, avvocato, poeta, scrittore e soprattutto oratore. A lui si deve il merito di aver creato il primo vocabolario della lingua latina. Al suo interno, erano riportati i molti termini filosofici specifici in greco antico, che vennero tradotti dallo stesso oratore.

tullia figlia di cicerone-photo credits:pontelandolfonews.com
Tullia figlia di Cicerone-photo credits:pontelandolfonews.com

Cicerone sposa una giovane e avvenente fanciulla, creando scandalo

La vita privata di Cicerone, se oggi poco viene approfondita sui banchi di scuola, in passato era in realtà fonte di scandalo e pettegolezzi dell’antica Roma. Infatti l’avvocato fece scalpore quando, nelle seconde nozze, si unisce con una giovane donna, Publilia. Come poteva un uomo così colto e avanti con gli anni ormai, scegliere una sposa solo per la sua bellezza estetica e che avesse poco più dell’età di sua figlia?

In molti tra amici e colleghi filosofi, criticano questa scelta di vita privata. Ma Cicerone era visto anche come un padre molto premusorso ed amorevole. Ebbe due figli, Marco e Tullia. Il suo favore e le sue attenzioni erano tutti per la secondogenita. Nei tanti scritti che produsse, spesso si parlava dell’amata figlia e delle molteplici doti e virtù che la contraddistinguevano.

omicidio cicerone-photo credits:studiorapido.it
omicidio Cicerone-photo credits:studiorapido.it

La tragica morte dell’amata figlia Tullia

Ma la vita è crudele ed imprevedibile e questo Cicerone lo sapeva molto bene. L’amata figlia, Tullia, morirà giovane, per complicanze legate al suo primo parto. Il padre, distrutto dal dolore, si ritira a vita privata in un villa fuori Roma e colto da un profonda depressione, scriverà vari trattati su come affrontare il dolore di una grave perdita. A seguito di questa disgrazia, Cicerone non sarà più il brillante e potente oratore di un tempo.

La sorte che lo attende è crudele e brutale. A causa del sui animo e dei suoi principi fortemente repubblicani, Cicerone veniva visto da Antonio come una minaccia concreta per la sua tirannia. Per questo ordinerà ai suoi seguaci l’omicidio dell’avvocato: un cruento agguato con tanto di decapitazione e taglio delle mani. Le reliquie vennero esposte sui rostra a Roma, in modo che fossero monito, per i cittadini che si opponevano al tiranno.

Lo sapevate che…

Nonostante la morte disonorevole, la figura di Cicerone rimane eternamente lodata ed omaggiata fino ai nostri giorni. Lo sapevate che negli Stati Uniti d’America sono almeno 4 le città chiamate Cicero, in onore dell’oratore. Non solo: sui documenti ed atti giudiziari, veniva affisso un bollo, chiamato appunto Cicerone, che raffigurava il suo ritratto. Il costo del sigillo, era interamente versato alla cassa previdenza avvocati e procuratori.

a cura di Chiara Bonacquisti

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