Spegne oggi 79 candeline Cliff Drysdale, una delle figure tennistiche più importanti degli ultimi 60 anni. Giocatore molto buono, abile leader fuori dal campo e grande commentatore, a Drysdale si deve il merito di aver dato notevole impulso al gioco con la racchetta e la pallina in feltro giallo. Prima con il guanto bianco che contraddistingueva il suo rovescio bimane, poi in veste di presidente dell’ATP e infine col microfono in mano a raccontare le gesta degli atleti per la ESPN. Ripercorriamo la carriera di una delle figure più rispettate e influenti del tennis moderno.
Cliff Drysdale giocatore
Ora che con l’emergenza Coronavirus è diventata prassi indicata, impugnare la racchetta con i guanti è tornato a essere un fenomeno che raramente si era visto in passato in un campo da tennis. Uno dei pochi che era solito farlo era proprio Cliff Drysdale. Il sudafricano era anche uno dei pochi a colpire di rovescio con due mani e non con una, impugnatura più popolare in quegli anni. Tra i membri degli Handsome Eight – di Tony Roche e John Newcombe ne abbiamo già parlato – ad esempio, era l’unico con il rovescio bimane.
Con uno di quei magnifici otto, Roger Taylor, Drysdale vinse il suo unico titolo Slam, in doppio agli US Open del 1972. In singolare, invece, ha raggiunto una sola finale, sempre a Flushing Meadows, persa contro Manolo Santana. Il conto ufficiale dei titoli vinti da Drysdale ammonta a 5 in singolare (più due prima dell’Era Open) e 6 in doppio. In realtà i titoli dovrebbero essere di più; siamo però negli anni ’60 e quindi non è così scontato identificare quali tornei siano da conteggiare come ufficiali. Stesso discorso vale per i ranking. Prima del 1973 le voci statistiche riguardanti le classifiche ufficiali erano abbastanza frammentarie e affidate a giornalisti, promotori e addirittura ai giocatori stessi.

Il punto di riferimento più autorevole in tema di classifica mondiale all’epoca era Lance Tingay, giornalista del Daily Telegraph. Stando ai conti di Tingay, Cliff Drysdale nel 1965 raggiunge la quarta posizione del ranking. Prendendo in considerazione invece i dati più “certi” del ranking ATP, il punto più alto toccato da Drysdale è stata la 13esima piazza, nel 1974. E sarà anche lo stesso Drysdale a essere uno dei promotori di questo cambiamento insieme a Jack Kramer, di cui vedremo meglio di seguito.
La fondazione dell’ATP e il boicottaggio di Wimbledon
Nel settembre 1972 Donald Dell, Jack Kramer e Cliff Drysdale fondano un’associazione destinata a cambiare il mondo del tennis, l’ATP. Il primo è una figura forse poco conosciuta qui, ma di una certa importanza nel mondo del marketing sportivo USA. Dell è stato infatti il primo agente sportivo nel tennis professionistico (da lui sono passati, tra gli altri, Ashe, Connors e Lendl) e fondatore della ProServ, fortunatissima agenzia sportiva americana. Se avete visto The Last Dance, ecco, David Falk, celebre agente di Michael Jordan, lavorava per Dell.
Jack Kramer, invece, è stato un un giocatore di fondamentale importanza nel tennis del secondo dopoguerra e popolare voce da Wimbledon per la BBC, incarico da cui fu sollevato in seguito alla sua adesione al boicottaggio dei Championships del 1973. Boicottaggio di cui fu promotore, ovviamente, anche Cliff Drysdale, che venne proclamato primo Presidente ATP. Alle radici di quell’episodio così scuro della storia, non solo dell’All England Club ma del tennis tutto, c’è la decisione della federtennis jugoslava di sospendere per 6 mesi un altro degli Handsome Eight, Niki Pilic. Il mancino croato aveva infatti disertato la partita di Coppa Davis tra Jugoslavia e Nuova Zelanda per andare a giocare un remunerativo torneo a Montreal.
La Federazione internazionale riesce a ottenere uno sconto di pena a un mese, ma l’ATP non ci sta. È una questione di principio, un atto che va contro la libertà di scelta del tennista; la neonata associazione, dunque, minaccia il boicottaggio. Negoziazioni varie non vanno in porto, nessuno cede un passo (Drysdale definisce la decisione come “irrevocabile”) e come risultato di ciò 81 tennisti (tra cui i nostri Panatta e Barazzutti) decidono di non giocare sul manto erboso di Londra. Solo tre giocatori andranno contro l’ATP, Ray Keldie, Roger Taylor (il sopracitato compagno di doppio di Drysdale) e Ilie Năstase, che vinse il titolo nel doppio con Jimmy Connors.
La voce prestata ai microfoni di ESPN
Drysdale ricoprì la carica di Presidente ATP fino al 1974 (anno in cui vinse la Coppa Davis con il Sudafrica) e giocò fino al 1980. Già un anno prima, però, era entrato a far parte della neonata ESPN. Drysdale fu uno dei primissimi a lavorare per la nuova emittente televisiva; mentre questa debuttò il 7 settembre 1979, la voce del sudafricano si sente per la prima volta appena una settimana dopo, il 14 settembre.
Da lì accompagnerà gli spettatori durante i tornei di Wimbledon, Australian Open e Us Open, nonché seguendo la nazionale statunitense in Coppa Davis. Nel 2001 fonda la Cliff Drysdale Tennis, compagnia di tennis management specializzata nello sviluppo di programmi di tennis e nella gestione di resort, hotel e club privati. Nel 2013, a fronte del grande contributo offerto al mondo del tennis nel corso della sua vita, Cliff Drysdale viene inserito nella International Tennis Hall of Fame.
