“Cliffangher-L’ultima sfida”, Stallone e le arrampicate in montagna

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Di Stefano Delle Cave

Stasera in tv Cliffangher con Sylvester Stallone
Cllifangher, fonte theverge.com

Cliffangher-L’ultima sfida è un film del 1993 di Renny Harlin. Nel suo genere costituisce un caso nei film d’azione in quanto tutto ambientato in montagna tra arrampicate e violenza all’ultimo sangue. IL protagonista è Sylvester Stallone che si trova in un suo ruolo poco famoso. Un interpretazione però ben riuscita in un film che ha ricevuto 3 candidature agli Oscar

Cliffangher-L’ultima sfida, brividi ad alta quota

La montagna come non l’avete mai vista in cui gli arrampicatori diventano eroi e fughe e sfide si snodano tra acrobazie tra una roccia e un altra. Questo il mix perfetto di un inusuale film d’azione come “Cliffangher-L’ultima sfida” che ha conquistato i botteghini anni 90′ sapendo tenere incollati lo spettatore allo schermo con la sua adrenalina. Ad aiutare in questo senza dubbio gli effetti speciali realizzati da numerose aziende e il gran lavoro di esperti arrampicatori come Ron Kauk e Wolfgang Güllich, la controfigura di Stallone nelle scene di free climbing. Anzi questo lungometraggio è entrato nel guinnes dei primati per la più costa acrobazia al mondo.

Tuttavia le dure scene di violenza presenti in questo film, dove Sly se la deve vedere con una banda di spietati rapinatori, ha portato a notevoli attacchi della censura. Attacchi che hanno comportato il divieto della visione di questo film per i minori di 17 anni in molti paesi del mondo. Restrizioni che non ne hanno compromesso il grande successo al botteghino con un incasso di oltre 255 milioni di dollari in tutto il mondo.

il trailer di Cliffangher

Alcune curiosità su film

Nonostante la sua ambientazione negli Stati Uniti “Cliffangher-L’ultima sfida” è stato interamente girato in Italia a Cortina d’Ampezzo e in Trentino Alto Adige. Inizialmente il ruolo da protagonista sarebbe dovuto andare a Kevin Costner perchè Harlin non voleva Stallone che veniva da due precedenti flop ed era considerato difficile da gestire volendo sempre dire la sua sulla sceneggiatura. Poi un pranzo cambiò tutto.

Nonostante critiche ricevute per la rappresentazione non realistica delle arrampicate in montagna, la Tristar, la casa di produzione del film, aveva pensato anche ad un sequel per il 1994. S’intitolava “The Dam” ma non fu realizzato perchè il progetto non decollò.