Codice a Barre, il 7 Ottobre 1952 l’invenzione rivoluzionaria

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Di Redazione Metropolitan

7 Ottobre 1952, il Codice a Barre,  l’invenzione che ha cambiato il commercio. L’idea rivoluzionaria di due inventori statunitensi, vide la sua applicazione nei supermercati a partire dagli anni Settanta. Al 7 ottobre di 69 anni fa, si fa risalire quindi una delle idee che più ha rivoluzionato il mondo del commercio a livello globale.

Tra gli anni 30 e 40, superata la crisi del ’29 e il proibizionismo, l’industria alimentare americana era cresciuta a dismisura. Serviva perciò uno strumento per rendere più rapido e preciso l’inventario delle merci. Furono due ingegneri e inventori statunitensi, Norman Joseph Woodland e Bernard Silver a brevettare il codice a barre. Ma cos’è il codice a barre? È l’insieme di simboli grafici che codifica una serie di informazioni leggibili da specifici lettori laser. Lo registrarono nel 1949, quando erano studenti di ingegneria all’Università di Drexel ma il brevetto fu riconosciuto solo il 7 ottobre 1952. Il brevetto si chiamava: “Classificazione di articoli per mezzo di simboli di identificazione”.

L’idea del codice

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L’idea del Codice a barre, prese forma su una spiaggia. Silver e Woodland, sollecitati dal direttore di un supermercato a lavorare sull’idea di un sistema per marcare i prodotti e rendere più rapidi i pagamenti, si ispirarono al codice morse e, proprio durante una giornata al mare, disegnarono punti e linee verticali. Ci vollero diversi anni, infatti, perché il codice a barre diventasse realmente uno strumento per velocizzare le code alle casse dei supermercati. Al 1972 risale una sperimentazione-flop in un grande magazzino di Cincinnati. I primi codici avevano solo 4 linee. Alcuni dei primi codici erano addirittura rotondi . Solo più tardi Woodland sviluppò presso Ibm i codici a barre lineari che furono adottati ufficialmente il 3 aprile 1973 con il nome “UPC“, Universal Product Code

Nel 1973 viene finalmente venduto il primo prodotto utilizzando un lettore di codici a barre. Si tratta di un pacchetto di chewing gum che il 26 giugno 1974 fu acquistato in un supermarket di Troy, nell’Ohio. Quel pacchetto è diventato chiaramente un pezzo di storia contemporanea americana e si trova conservato allo Smithsonian’s National Museum. Dall’inizio degli anni Ottanta, poi,il codice a barre, nelle sue infinite declinazioni, inizia ad affermarsi anche in Italia e nel resto d’Europa.

I padri di questa straordinaria invenzione, hanno, però, ricevuto solo molto tempo dopo il merito e il giusto riconoscimento per quanto avevano fatto. Woodland, fu insignito soltanto nel 1992 della medaglia nazionale statunitense per la tecnologia. Silver, invece, morì nel 1963, a 38 anni, prima di vedere le applicazioni pratiche del brevetto.

Ilaria Festa

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