Colpo di scena alla Disney: ritorna Bob Iger come CEO, al posto di Chapek

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Di Mariapaola Trombetta

Colpo di scena. Oggi il board of directors della Disney ha annunciato che Bob Iger è tornato come CEO della Major dell’intrattenimento Usa: The Walt Disney Company. Lo ha annunciato la società aggiungendo che Iger ha accettato un incarico di due anni con l’obiettivo di definire una strategia per una “crescita rinnovata”. Le sue responsabilità comprenderanno anche la ricerca di un successore.

A febbraio 2020 Iger aveva lasciato il posto di amministratore delegato Bob Chapek. Rimase coinvolto come chairman esecutivo fino alla fine del 2021. In seguito è andato in pensione dopo 47 anni di lavoro nell’azienda e 15 anni da CEO.

L’annuncio di Disney: Iger CEO per due anni

Bob Iger torna CEO per due anni -Photo Credits: benzinga.it
Bob Iger torna CEO per due anni -Photo Credits: benzinga.it

Disney spiega che Iger rimarrà CEO per due anni. In una mail in cui non cita Bob Chapek, che lascia il suo ruolo di CEO con effetto immediato e si dimette, ha detto:

Sono profondamente onorato di ricevere la richiesta di guidare nuovamente questo splendido team, con una missione chiara incentrata sull’eccellenza creativa volta a ispirare generazioni attraverso storie coraggiose e senza rivali“.

Susan Arnold, capo del board, in una mail in cui ringrazia Chapek per il suo servizio, ha dichiarato:

Il board ha concluso che mentre la Disney entra in un periodo sempre più complesso di trasformazione dell’industria, Bob Iger è indicato come l’unica persona in grado di guidare la compagnia in questo momento fondamentale”.

I motivi della decisione della Disney

Bob Chapek, nei suoi quasi tre anni da CEO, ha preso varie decisioni. Queste ultime lo hanno reso decisamente impopolare tra gli azionisti, tra i fan della Disney e anche tra i talent coinvolti nell’azienda. A partire dalla decisione di far uscire i film in day-and-date al cinema e in streaming. Questo ha portato a delle conseguenze: Scarlett Johansson ha fatto causa all’azienda, alla polemica sulla vicenda don’t-say-gay in Florida. Per non parlare dell’aumento di prezzi dei parchi e di Disney+ e del licenziamento immediato di uno dei suoi dirigenti più fidati, Peter Rice. Il board a giugno aveva rinnovato il suo contratto per due anni.

Nel corso di quest’anno, la Disney ha perso quasi il 40% a Wall Street. I risultati trimestrali più recenti hanno mostrato utili e fatturato inferiori alle attese e problemi nel generare profitto da Disney+. Le perdite dovute agli investimenti su quel fronte sono cresciute a un massimo storico di 1.5 miliardi di dollari.

Bob Iger: perchè è tornato ?

Iger in un primo momento, ha fatto da “mentore” nei confronti di Chapek. Voci insistenti hanno diffuso notizie riguardo un atteggiamento critico da parte di Iger, quando questi ha iniziato a prendere decisioni in totale autonomia e in forte discontinuità con la dirigenza del suo predecessore. Molte sono le diversità tra i due CEO. Iger nei suoi anni di dirigenza, con l’acquisizione di Pixar, Marvel e Lucasfilm, ha creato una Disney profondamente legata ai franchise. Ha stretto rapporti saldissimi con i talent, creando nel contempo un team dirigenziale molto solido legato alla sua figura carismatica.

Chapek, non ha una grande esperienza né come comunicatore né sui contenuti, né grandi rapporti all’interno dell’industria di Hollywood. Questo perchè viene dai parchi di divertimento. Tutte mancanze che hanno avuto delle conseguenze quasi nell’immediato. Iger è anche il più grande azionista Disney. Per gli azionisti, spaventati dal calo in borsa, la scelta di tornare su un veterano carismatico come lui è molto rassicurante. Secondo gli azionisti, la leadership di Chapek, non è in grado di raggiungere l’obiettivo, inizialmente previsto, di portare in attivo Disney+ entro il 2024.

Mariapaola Trombetta

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