Colpo di scena nel mondo della moda: la Metaverse Fashion Week

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Di Redazione Metropolitan

Entra in scena la prima Metaverse Fashion Week, il nuovo debutto nella fashion industry che alle prime armi sembrava solo un trend topic quando in realtà scopriremo che non è cosi.

Il metaverso è un mondo virtuale e immateriale, è un realtà parallela non tangibile, infatti va esplorata con una mente elastica e con molta creatività. E’ un nuovo mondo che richiede coraggio e curiosità infatti molte case di moda, sia mature che istituzionali, hanno tentato di addentrarsi in questa nuova challenge. Si parla di creare un nuovo appuntamento fisso, la Metaverse Fashion Week è stata programmata per questa fine stagione subito dopo la settimana della Fashion Week a Parigi.

L’unione del metaverso con il mondo della moda ha creato vari punti di vista, infatti vi è qualcuno che mostra qualche risentimento. Bernard Arnault, CEO del gruppo del lusso LVMH ha dichiarato a Madame Le Figaro che: “Il metaverso è un mondo puramente virtuale e, fino a ora, siamo nel mondo reale e vendiamo prodotti reali. Se fatto bene, può probabilmente avere un impatto positivo sulle attività dei marchi. Ma vendere sneakers virtuali a 10 euro non ci interessa”. L’esempio degli sneakers virtuali nominato da Arnault, ci rimanda immediatamente a Gucci, perchè il brand ha già testato questo esperimento nel mondo del metaverso, confermando quanto sia effettivamente una miniera d’oro. Pensiamo anche alla diatriba tra Hermès e il poliedrico Mason Rothschild, che è stato citato in tribunale per avere “contraffatto delle borse” secondo Mason, che l’artista invece definisce “Meta Birkin” ovvero opere d’arte sotto forma di Non-fungible tokens.

Possiamo percepire quindi che il metaverso inzia ad attrarre e ad essere appetibile a tutti. Morgan Stanley ha generato uno studio che afferma che il metaverso potrebbe rappresentare anche il 10% del mercato del lusso nel 2030, che è equilibrato a 50 miliardi di dollari. Sta sicuramente avvenendo un cambiamento nel futuro della moda, non dimentichiamoci però che oltre a cercare dei Chief Metaverse Officers, ovvero nuove figure professionali che regoleranno tutto quello che concerne nel metaverso all’interno delle aziende, sarà essenziale continuare a inseguire ed esplorare la percezione tangibile e umana nel mondo della moda.

Benetton: la fusione tra realtà, gioco e metaverso

Si è appena conclusa la settimana della moda di Milano e abbiamo avuto l’opportunità di esplorare da vicino il modo in cui i marchi emergente e grandi case di moda hanno interagito con e nel metaverso.

Il primo esempio evidente che è caduto subito all’occhio si trovava in sede a Corso Vittorio Emanuele a Milano: lo store di Benetton. Per tutta la durata della fashion week lo store di Benetton si è rifatto momentaneamente il look, allineandolo a quello di un negozio inaugurato nel metaverso. Ha lanciato #playchange con cinque talenti che hanno condiviso le proprie storie personali di cambiamento. Massimo Renon, amministratore delegato di Benetton Group dice “Vogliamo coinvolgere l’esperienza immersiva” dando quindi scopo ad una costomer experience che coinvolge tutti. L’obiettivo dell’iniziativa è stata la creazione di un identico ecosistema emotivo, sia nella vendita al dettaglio fisica sia nel negozio virtuale nel metaverso. Alla clientela è stata offerta l’occasione di buttarsi e immergersi in un mondo in cui “realtà fisica e connessione digitale si fondono in un’esplosione di creatività, colore e suono”, una fusione di emozioni, realtà e digital dinamica nuova e originale.

La domanda adesso è: cosa accadrà del nuovo negozio di Benetton virtuale? I visitatori non compreranno i vestiti ma parteciperanno a giochi che gli consentiranno di vincere QR code che potranno utilizzare per gli acquisti negli store fisici. Antonio Patrissi, Chief Digital Officer di Benetton Group sottolinea come: “L’obiettivo è offrire un legame dimensionale tra presente e futuro, reale e virtuale, attraverso una brand experience sempre più immersiva e, soprattutto, in sintonia con il linguaggio dei giovani”. E’ sicuramente una proposta innovativa e sorprendente, che apre nuove porte alla costomer experience.

Il metaverso di Anna Yang e Dolce & Gabbana

La designer cinese Anna Yang, fondatrice del marchio Annakiki, sicuramente non si tira indietro. Yang porta sulla passerella della Milano Fashion Week una collezione di moda che esplora la relazione tra uomo e macchina, portandoli a fondersi un un’identità cyborg. Dopo questa presentazione eclatante, Annakiki ha presentato anche il proprio progetto del metaverso, ovvero una collezione virtuale NFT legata alle proprie proposte per l’Autunno/Inverso 2022 e 2023.

Non si tirano indietro Domenico Dolce e Stefano Gabbana, nonostante la difficoltà di appartenere a una generazione completamente diverse da quelle odierne, affrontano la challenge. Hanno sperimentato il concetto di metaverso trasformando la sfilata nell’alter-ego fisico di un fashion show digitale, realizzato da avatars digitali in uno spazio non tangibile e a sua volta proiettato in diretta su uno schermo ad hoc.

Il metaverso: L’inclusione degli studenti nella settimana della moda di Parigi

Anche alla settimana della moda di Parigi non si sono tirati indietro, anche nei vicoli parigini si è dato spazio all’importanza e rilevanze del mondo della moda nel metaverso. La novità ruota attorno all’introduzione di una giovane realtà nata nel 2021: Vogue Business segnala infatti che la Fédération de la Haute Couture et de la Mode sta collaborando con la start up Stage 11, cosi che la piattaforma online della Paris Fashion week possa essere integrata con processi di virtualizzazione tra il fine del 2022 e inizio 2023.

Il team della startup Stage 11 nel frattempo è riuscito a dimostrare le proprie abilità e capacità. E’ stata fondata da Jonathan Belolo insieme a Jean-Philippe Braud, Gregory Dhonner e Mani Nordine allo scopo di “portare esperienze culturali, branding e digital retail in un mondo virtuale”. Stage 11 ha collaborato con l’Institut Français de la Mode proprio durante la PFW. E’ molto interessante come parte attiva di questa collaborazione l’hanno presa degli studenti di fashion design che grazie alla start-up hanno avuto l’occasione di buttarsi nel mondo della digitalizzazione con le proprie creazioni nel metaverso. Sottolinea Jonathan Belolo, CEO e co-fondatore di Stage 11, a Vogue Business: “abbiamo seguito gli studenti aiutandoli nella progettazione di creazioni digitali autentiche e abbiamo anche scansionato le loro creazioni fisiche per incorporarle nello spazio virtuale”. Con estremo orgoglio conseguentemente spiega Xavier Romatet, Direttore Generale della prestigiosa università: “Gli studenti dell’Institut Français de la Mode, futuri attori del settore, devono essere al centro di questa rivoluzione”.

La Metaverse Fashion Week: 24 Marzo 2022

Vogue Business riporta la Metaverse Fashion Week il 24 Marzo 2022, confermando al momento i marchi qiali Etro, Dundas e Paco Rabanne. Giovanna Graziosi Casimiro, responsabile della Metaverse Fashion Week spiega come “I marchi partecipanti mostreranno principalmente nuove collezioni o nuove interpretazioni di pezzi esistenti. Ci sarà un’area per lo shopping di lusso, progettata per assomigliare all’Avenue Montaigne di Parigi, e i marchi venderanno articoli sia digitali che fisici, anche se le specifiche devono ancora essere annunciate”. E’ un appuntamento che potrebbe diventare fisso, una possibile nuova tradizione e rivoluzione nel mondo della moda.

10 Marzo

Valeria Muratori

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