Musica

“Scena unita”, un aiuto concreto a musica e spettacolo

Nella mattina di oggi, venerdì 13 Novembre 2020, si è tenuta la virtual press conference “Scena unita. Fondo a sostegno dei lavoratori della musica e dello spettacolo”. Il progetto ha come obiettivo fornire un aiuto immediato e concreto ai lavoratori del settore, costretti all’inattività dall’emergenza causata dalla pandemia di Covid-19. “Scena unita” è stato presentato tramite la piattaforma on line Zoom.

La moderatrice della conferenza stampa è stata Cristina Parodi. L’evento ha coinvolto grandi nomi della musica e dello spettacolo italiani. Tra gli interventi alla conferenza, Fedez (promotore dell’iniziativa), Gianni Morandi, Achille Lauro, Gianna Nannini e Calcutta. Il progetto è attivato dal Cesvi, dal collettivo La Musica che Gira e dal Music Innovation Hub. Metropolitan Magazine ha partecipato alla conferenza. Ecco il contenuto e gli interventi salienti della giornata.

Fedez - p"Scena unita"hoto credits: style.corriere.it
Fedez – photo credits: style.corriere.it

Fedez: “Scena unita nasce da un atto collettivo”

Ore 11,00. Inizio della conferenza “Scena unita”. Sulla piattaforma Zoom sono collegati circa 150 partecipanti. In apertura, i saluti e la presentazione della moderatrice Cristina Parodi. La giornalista è in uno studio milanese, insieme ai cantanti Fedez e Shade, Giovanbattista “Jambo” Praticò (presidente La musica che gira) e Gloria Zavatta, Presidente della Fondazione CESVI. La Parodi ha esordito sottolineando: “Abbiamo scelto di riunirci, con i dovuti controlli sanitari, all’interno di uno studio altamente specializzato, per ricordarci e ricordare che ci sono lavori che da casa non possono essere svolti“.

Fedez è l’artista da cui è partita la raccolta fondi “Scena unita”. Il rapper ha annunciato ieri l’iniziativa, durante la sua partecipazione come ospite all’ultima puntata di X Factor. Fedez, negli ultimi mesi, si è più volte pronunciato sull’importanza dei lavoratori del mondo della musica e dello spettacolo. Si è fatto dunque promotore di questa importante iniziativa, presentata oggi alla stampa. Ma durante la conferenza di oggi, l’artista ha tenuto a sottolineare che “Scena unita” nasce da un atto collettivo. Non vuole se ne parli solo come una sua iniziativa personale.

“Scena unita” è l’unico grande fondo di artisti a fianco dei lavoratori

“Scena unita”, come esplicita già il nome, si riferisce alla volontà di vari settori di unirsi, per ripartire. Fedez riconosce che “non si poteva chiedere ulteriore aiuto agli italiani, dovevano essere gli artisti a spendersi in prima persona”. Con orgoglio, il rapper ha ricordato che, ad oggi, Scena unita è l’unico grande fondo di artisti a fianco dei lavoratori”. La conferenza è servita anche a stendere l’appello a più artisti e aziende possibili. E’ già stato aperto un tavolo tecnico con il Ministero dei Beni Culturali, determinato a supportare l’iniziativa e fornire i criteri con i quali capire a chi destinare gli aiuti.

La prima parte della conferenza ha illustrato il progetto e gli obiettivi di “Scena unita”, tramite le parole di Fedez, dei partner e degli artisti coinvolti. La seconda parte, è stata dedicata alle domande dei giornalisti. La presentazione è terminata intorno alle 12,30. L’impegno per far crescere questo fondo, invece, continua. Per chi può e vuole, è possibile donare tramite la raccolta fondi pubblica aperta dalla Banca Intesa. Questo il link per le donazioni: https://www.forfunding.intesasanpaolo.com/DonationPlatform-ISP/nav/progetto/scena-unita.

Gianni Morandi - photo credits: urbanpost.it "Scena unita"
Gianni Morandi – photo credits: urbanpost.it

Gli interventi degli artisti, da Gianna Nannini a Achille Lauro

Citiamo adesso gli artisti che questa mattina sono intervenuti alla conferenza, via Zoom, da casa. La prima a parlare è stata Gianna Nannini, che ha sottolineato l’importanza di difendere la fragilità di queste categorie. Per secondo è intervenuto Gianni Morandi. Con l’entusiasmo e il sorriso che lo contraddistinguono, il cantante di Monghidoro ha parlato della necessità di questo gesto concreto, una “cosa importantissima, perché le parole non bastavano”.

Poi si è collegato Calcutta, il quale ha dichiarato: “Spero che l’iniziativa sia d’ispirazione anche per altri settori”. Lo ha seguito Achille Lauro, secondo cui “il coinvolgimento in due settimane è stato incredibile”. Ha descritto “Scena Unita” come “un impegno e una dimostrazione concreta alle persone che lavorano con noi e hanno contribuito alla crescita degli artisti”. Lauro ha inoltre tenuto a ricordare che “siamo un paese che fonda le sue radici nella cultura, che è nostro dovere tutelare”. Il cantante romano crede molto nell’operazione e nella possibilità di ricostruire un mercato.

Manuel Agnelli - photo credits: wikipedia.org "Scena unita"
Manuel Agnelli – photo credits: wikipedia.org

Gli interventi degli artisti, da Caccamo a Eugenio in Via di Gioia

Giovanni Caccamo ha parlato di “Scena unita” usando una bella metafora: “una catena di salvataggio”. “Da artista”, ha detto Caccamo, “sto cercando di far ripartire una filiera in questo momento bloccata”. Il suo ringraziamento particolare va a Fedez, “garanzia di efficienza e trasparenza”. Il penultimo a prendere la parola è stato Manuel Agnelli. Il frontman degli Afterhours ha ricordato che si parla di “un percorso iniziato mesi fa, da una riforma nel mondo della musica”.

Ha espresso anche “la necessità di riformare tutto il nostro ambiente” e di ribadire il diritto al lavoro di questo settore, troppo spesso ignorato. Secondo Agnelli “non c’è mai stata un’unità di intenti così grande nella musica e nello spettacolo”. Infine, ha chiuso il ciclo di interventi di artisti Eugenio del gruppo indie folk torinese Eugenio in Via di Gioia. “L’obiettivo”, ha detto il cantante, “deve essere che tutti partecipiamo”. Ciò servirà anche ad “aiutare gli artisti emergenti, una volta che tutti gli artisti si mettono a pensare a contenitori nuovi”.

Achille Lauro - photo credits: radiodeejay.it "Scena unita"
Achille Lauro – photo credits: radiodeejay.it

“Scena unita”, partner e contributi

L’iniziativa “Scena Unita” è partita dal cuore della musica. Le realtà musicali interessate, sono: “La musica che gira”, coordinamento di lavoratori, artisti, imprenditori e professionisti, presieduta da Giovanbattista “Jambo” Praticò e l’impresa sociale “Music Innovation Hub”. Ma, con l’unione di più forze, “Scena unita” è riuscita a coinvolgere anche molti partner importanti, appartenenti a settori extramusicali. Tra i partner, c’è infatti Cesvi, onlus nata a Bergamo 35 anni fa. L’ONG, di cui è presidente Gloria Zavatta, “lavora in giro per il mondo, dove ci sono le emergenze più gravi e impattanti per le persone”. Altri grossi partner sono Amazon Prime e la Banca Intesa San Paolo.

In appena due settimane, il fondo è riuscito a raccogliere ben 2 milioni di euro. La metà è stata donata da Prime Video. Tutti i partner hanno donato. A Fedez è premuto sottolineare che anche gli artisti hanno donato e non hanno solo prestato la propria immagine. La lista dei personaggi del mondo della musica e dello spettacolo che hanno aderito a “Scena unita” conta ad oggi 86 nomi. Sono stati tutti letti rapidamente da Fedez, insieme all’elenco dei partner, aziendali e non. Tra gli artisti che si sono spesi in prima persona, oltre i già citati, presenti alla conferenza, ricordiamo: Alessandra Amoroso, Nina Zilli, Caparezza, Levante, Claudio Baglioi, Elio (di Elio e le Storie Tese), Ermal Meta, Fabrizio Moro, Gigi D’Alessio, Il Volo, J-Ax, Motta, Lazza, Fiorello, Maria De Filippi, Paolo Bonolis, Carlo Verdone e Sabrina Ferilli.

A cura di Valeria Salamone

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