Fedez è il rapper italiano più conosciuto, seguito e chiacchierato degli ultimi anni. La sua vita (poco) privata e la sua forte personalità, lo rendono un personaggio prima che un artista. Ma chi era Federico Leonardo Lucia prima di essere sempre al centro di critiche e polemiche, sotto la luce dei riflettori e in cima alle classifiche?
Dalle gare di freestyle alle “Zedef Chronicles”
Fedez, all’anagrafe Federico Leonardo Lucia, nasce il 15 Ottobre del 1989 a Milano da una famiglia di origini lucane. Da piccolo il suo sogno è quello di diventare un campione di basket. Legge moltissimo e frequenta il liceo artistico, ma abbandona gli studi prima del diploma, perché capisce di volersi dedicare alla musica. La madre lo incoraggia a seguire questa passione e diventa, fin dagli esordi, la sua manager. A 16 anni Federico inizia così a partecipare a gare di freestyle, con buon successo. Nel 2008 arriva alla finale regionale del Piemonte di Tecniche perfette, manifestazione legata all’hip-hop italiano e in particolare al freestyle. Si fa chiamare “Fedez”, dal nome che un suo amico d’infanzia aveva dato al file di una vecchia foto che ritraeva Federico mentre giocava a basket.
A 18 anni, nel 2007, pubblica il suo primo EP, Pat-a-Cake. Nel 2010 escono un secondo EP (Diss-Agio) e un primo mixtape (BCPT), nei quali si avvale della collaborazione di alcuni artisti della scena rap italiana, come Emis Killa, G.Soave e Maxi B. Seguono notti passate a imparare i rudimenti del montaggio, per girare da sé i videoclip e pubblicarli sul proprio canale Youtube. Quando i suoi video iniziano ad avere un discreto numero di visualizzazioni, sfrutta la potenza di questo strumento per dare alla luce il suo primo album in studio, La penisola che non c’è, uscito nel 2011. Nello stesso anno, per allargare ancora il suo seguito, Federico inizia a pubblicare sul proprio canale le “Zedef Chronicles”. Si tratta di una sorta di web serie/album dei ricordi in cui il cantante racconta la propria quotidianità e gli sviluppi del suo lavoro.
Il primo Fedez, da La penisola che non c’è a Sig. Brainwash
La Penisola che non c’è nasce dopo l’abbandono dell’etichetta Blocco Records, per divergenze artistiche, ed è autoprodotto da Fedez. Come si intuisce dal titolo, il primo album del cantante tratta principalmente dei problemi socio-politici dell’Italia. Fedez è un ventenne arrabbiato e stanco del sistema corrotto, che non fa crescere la sua generazione. L’intento è ammirevole, specie per un debutto autoprodotto, ma lo stile complessivo resta abbastanza anonimo e ripetitivo. Il target di riferimento sono gli adolescenti è il linguaggio è molto semplice. L’album contiene però qualche lungimirante intuizione, come quel “Questo è Fedez, con le sue scelte impopolari/Consapevole di esser carne fresca per gli squali” (Ti vorrei dire).
Sempre nel 2011, esce anche il suo secondo album, intitolato Il mio primo disco da venduto, stavolta prodotto da Tanta Roba, la stessa etichetta di rapper come Gué Pequeno. Numerosi i featuring tra le 21 tracce: da Pequeno a Marracash, da Jake La Furia a Gemitaiz a Ghali. Un maggiore successo di pubblico e critica arriva con il terzo disco, Sig. Brainwash – L’arte di accontentare, pubblicato nel 2013. Il titolo fa riferimento all’artista Thierry Guetta, noto come Mr Brainwash, che fa arte di strada per dimostrare che l’arte più richiesta dal mercato accontenta tutti. Citandolo, Fedez vuole puntualizzare che “accontentare tutti” non fa di Mr Brainwash un artista. Nel Dicembre 2012 l’album ottiene 4 nomination agli MTV Hip Hop Awards. Accresce la popolarità di Fedez grazie a singoli molto trasmessi alle radio, come Alfonso Signorini (Eroe nazionale), nel cui videoclip appare lo stesso conduttore e giornalista.
Newtopia, Pop-Hoolista e la tv
Il 2014 è un importante anno di svolta per Fedez. Raggiunge la maturità artistica con il quarto album, fonda con l’amico e collega J-Ax una nuova etichetta indipendente e inizia la sua carriera in TV. Il quarto album è Pop-Hoolista, prodotto appunto dalla nuova casa discografica, Newtopia (che lancerà anche Fabio Rovazzi) e registrato interamente a Los Angeles. Pop-Hoolitsta debutta alla prima posizione della classifica italiana degli album e vede la partecipazione di molti artisti, come Noemi, Francesca Michielin ed Elisa. Fedez ha preso lezioni di canto per limitare l’uso dell’autotune. Ragiona sul sistema politico italiano (Viva l’Iva, Vivere in campagna pubblicitaria) e fa riflessioni agrodolci sul cambiamento di vita (Generazione Boh). I titoli delle canzoni sono spesso giochi di parole (Bella addormentata nel Bronx, Veleno per topic, Voglio averti account), ma si perde un pò l’ironia dei lavori precedenti.
Nell’estate del 2014 è reso noto che Fedez entrerà nel cast del talent show su Sky X Factor come giudice, insieme a Morgan, Mika e Victoria Cabello. La sua presenza, confermata anche nelle quattro edizioni successive, da al grande pubblico l’opportunità di fare conoscere un Fedez diverso. Secondo Manuel Agnelli (suo collega in una delle edizioni del talent), è stato «uno dei migliori giudici di X-Factor» e «capace di gestire le situazioni, la sua immagine». Durante la sua prima esperienza in veste di giudice a X Factor, Fedez è elogiato anche dal sito Rockol, per aver dimostrato «sensibilità, conoscenze musicali molto più ampie del suo orticello e una proprietà lessicale non così comune tra suoi coetanei».
Fedez, l’impegno politico, le polemiche e il sodalizio con J-Ax
Sempre nel 2014, Fedez, il giorno dell’uscita del suo quarto disco, annuncia l’intenzione di scrivere il nuovo inno del Movimento Cinque Stelle (movimento nel quale si riconosce dal punto di vista politico): “Non sono partito”. L’inno viene usato in via ufficiale a Ottobre, nel corso dell’evento Italia 5 Stelle andato in scena a Roma al Circo Massimo e organizzato da Beppe Grillo. Due deputati del Partito Democratico chiedono ai vertici di Sky di escludere il rapper da X Factor a causa della sua adesione a una iniziativa politica, ma la richiesta viene respinta. Si tratta solo del primo di una lunga serie di scontri tra il rapper ed esponenti della politica. A colpi di tweet, Fedez reagisce anche alle provocazioni del leader della Lega Matteo Salvini e di Maurizio Gasparri (noto l’appellativo di “coso dipinto” che quest’ultimo rivolge a Federico per aver fatto un post contro la Lega).
Le chiare posizioni politiche, l’indole polemica e la sovraesposizione mediatica di Fedez, determinano scontri anche con tanti personaggi del mondo dello spettacolo (non a caso, un suo pezzo famoso s’intitola Problemi con tutti). Tra gli altri, Costantino Della Gherardesca (lo definisce la “Cristina D’Avena del rap”), Barbara D’Urso e Francesco Facchinetti. Le liti sui social network e la sua presenza in tv non arrestano, anzi, alimentano la sua popolarità e il suo successo commerciale come cantante. Dopo Pop-Hoolista, nel 2016 Fedez comunica di essere di nuovo al lavoro con J-Ax. Dal fruttuoso sodalizio tra i due rapper, nascono tormentoni come Vorrei ma non posto (2016, prodotto dal duo di “re Mida” Takagi & Ketra e primo estratto dal quinto album, Comunisti col Rolex), Senza pagare (2017) e Italiana (2018). Con questi singoli ironici ed orecchiabili, Fedez e J-Ax raccontano vizi, virtù, paradossi e contraddizioni del nostro paese.
Fedez e Chiara Ferragni
Quando nel 2016 Fedez inizia la sua relazione con la nota imprenditrice digitale Chiara Ferragni, la più potente influencer italiana al mondo, il suo nome comincia a balzare sempre più spesso sulle prime pagine della cronaca rosa che nell’ambiente musicale. La scintilla tra i due si accende quando lei lo contatta su Snapchat dopo essersi sentita menzionata in un verso di Vorrei ma non posto (“Il cane di Chiara Ferragni ha il papillon di Vuitton, e un collare con più glitter di una giacca di Elton John”). Da quel momento il resto è storia … Oggi Fedez forma con la Ferragni un impero con cifre da capogiro e la coppia più glamour e seguita dello show business. I due sono insieme anche nel videoclip dell’ultimo singolo del cantante, Bella storia, pezzo dalle sonorità dance uscito lo scorso 25 Settembre.
L’ingombrante partner da 21 milioni di followers, con cui Fedez è convolato a nozze nel 2018, negli ultimi anni ha messo un pò in ombra la carriera e la figura del tatuatissimo rapper. Agli occhi dei suoi fans “storici”, Fedez adesso pare incarnare tutto ciò che ha sempre criticato. In poche parole, sembra essere diventato un prodotto troppo commerciale. Ma il cantante conosce perfettamente le regole del gioco e preferisce “dare in pasto agli squali” in prima persona la sua vita con la Ferragni tramite i social, piuttosto che vedersi sbattuto sulle copertine patinate da qualche paparazzo. L’unione tra il rapper e l’influencer, ribattezzati insieme Ferragnez, ha anche determinato una evidente trasformazione nella personalità e nello stile del rapper.
Fedez oggi: Paranoia Airlines, la finanza e la solidarietà
Oggi Fedez appare meno litigioso ed è capace di mostrare il suo lato più tenero, anche in brani intimisti e personali come Prima di ogni cosa. Quest’ultimo, primo singolo estratto dall’ultimo album di Fedez, Paranoia Airlines, è un brano scritto per il primogenito di Fedez e Chiara Ferragni, Leone. L’ultimo disco di Fedez riceve giudizi negativi da gran parte della critica, che rimpiange lo stile ormai lontano, più grezzo ma concreto, di Penisola che non c’è, o il taglio più impegnato e politico di Pop-Hoolista. Anche in Paranoia Airlines, vengono riscontrati quelli che sono riconosciuti, da sempre, come i punti deboli della musica di Fedez: tematiche troppo generaliste, metriche insicure, rime e giochi di parole che sanno di già sentito. Qualunque sia l’opinione sul Fedez cantante, gli si devono comunque riconoscere obiettivamente delle qualità a livello umano e personale.
Innanzitutto, ha un’innegabile abilità imprenditoriale e un certo fiuto per gli affari, ereditati dalla mamma. Basti ricordare, per fare un esempio, che c’è anche lui dietro la produzione della hit Andiamo a comandare del fenomeno Fabio Rovazzi. Stando a sue recenti dichiarazioni, inoltre, pare proprio che nel futuro di Fedez ci sarà più imprenditoria che musica. Ormai influencer oltre che artista, il rapper è già approdato nel mondo della finanza. Con la neonata società DOOM (Dream Of Ordinary Madness), fornisce consulenza legata al mondo della comunicazione digitale. Ma Federico è, così come la moglie, anche una persona molto generosa, solidale ed impegnata in diverse cause umanitarie. Tra queste, ricordiamo la recente donazione di 100,000 euro da parte dei Ferragnez all’Ospedale San Raffaele di Milano. La somma è servita a lanciare una raccolta fondi da destinare al reparto di terapia intensiva, necessario per fronteggiare l’emergenza sanitaria del coronavirus.
A cura di Valeria Salamone
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