Un ostacolo finale da piegare, o scavalcare, nel tentativo di riportare a casa la tanto ambita insalatiera che l’Italia ha vinto una sola volta nella sua storia. Era da venticinque anni che la Nazionale azzurra non tornava a competere così fortemente per la conquista del titolo e questa finale (mancava dal lontano 1998 nella sfida persa a Milano contro la Svezia) potrebbe portare a compimento un percorso di crescita costante che sta esaltando tutto il mondo dello sport tricolore. Jannik Sinner e compagni, guidati dal Commissario Tecnico Filippo Volandri, adesso saranno attesi dall’Australia che vorrà alzare al cielo l’ennesima Coppa Davis della sua storia. Un obiettivo che gli italiani proveranno a non fare avverare scrivendo, così, una pagina straordinaria di storia. Il Belpaese è con il fiato sospeso: oggi alle 16:00 l’inizio della battaglia. Chi scenderà in campo contro la formazioni tricolore? Ecco chi sono i tennisti avversari.
Coppa Davis, Australia: in squadra il numero dodici del mondo, occhio al super doppio!
Alla caccia del nuovo titolo in Coppa Davis con l’Australia che inseguirà la ventinovesima affermazione della sua storia. Il nostro tennis ha vinto una sola volta, invece, nel trionfo del 1976. La squadra arrivata dalla “terra dei canguri” è pronta a sfidare l’Italia mettendo in campo i suoi assi migliori scelti dal Commissario Tecnico Lleyton Hewitt: nel team figura Alex de Minaur, numero 12 delle classifiche mondiali. Sette titoli sul circuito ATP, l’australiano sta giocando molto bene in questa annata. Il secondo miglior oceanico, a livello di ranking, è certamente Alexei Popyrin (numero 40 della graduatoria). A seguire occhio a Jordan Thompson, numero 45 ATP che nell’ultimo periodo è entrato, però, in un turbine poco positivo scendendo sensibilmente. Attenzione, inoltre, al doppio strepitoso formato da Matthew Ebden e Max Purcell: insieme hanno vinto Wimbledon 2022. Una formazione scorbutica che i nostri azzurri, però, possono battere.
Le parole del Commissario Tecnico Lleyton Hewitt
“È una grande sensazione – ha detto Lleyton Hewitt -. L’Australia ha una grande tradizione in Davis, l’abbiamo vinta tante volte. Sono emozionato dalla prospettiva di giocarmi un’altra finale, anche se mi sarebbe piaciuto giocarla in casa, davanti a 15 mila persone alla Rod Laver Arena. Ma è per questo che abbiamo lavorato duro. La scorsa settimana ci siamo preparati all’accademia intitolata a Lew Hoad a Malaga, che è diventata un po’ la nostra base. E abbiamo Toni Roche nel nostro team. Una fortuna. Non potrei essere più fiero dell’orgoglio e del cuore che i ragazzi ci stanno mettendo“.
(Credit foto – Super Tennis)
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