Covid-19, esercizio fisico «previene complicazioni»

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Di Redazione Metropolitan

L’esercizio fisico sembra essere un fattore determinante per ridurre le complicazioni gravi da Sars-Cov-2 (il virus che porta alla patologia Covid-19). A dirlo un ricercatore dell’Università della Virginia attivo nella ricerca per contrastare al meglio questa patologia.

Zhen Yan, ricercatore presso l'Università della Virginia, è il ricercatore specializzato in esercizio fisico che ha parlato di come l'esercizio fisico prevenga i risvolti peggiori del Sars-Cov-2. Nella foto appare fieramente accanto alla sua bicicletta, con la quale sembra proprio voler praticare ciò che predica nelle sue ricerche sugli sviluppi del Covid-19 (credits: University of Virginia Health System)
Zhen Yan, ricercatore presso l’Università della Virginia, è il ricercatore specializzato in esercizio fisico che ha parlato di come l’esercizio fisico prevenga i risvolti peggiori del Sars-Cov-2. Nella foto appare fieramente accanto alla sua bicicletta, con la quale sembra proprio voler praticare ciò che predica nelle sue ricerche sugli sviluppi del Covid-19 (credits: University of Virginia Health System)

Covid-19 ed esercizio fisico. Sembra proprio che esercitarsi regolarmente possa ridurre il rischio della sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) nei pazienti affetti da Sars-Cov-2. La sindrome da distress respiratorio infatti è la principale causa di morte per i pazienti affetti da questo ceppo di coronavirus.

Ad affermare la correlazione tra riduzione delle complicazioni gravi da Covid-19 e l’esercizio fisico è l’articolo di Zhen Yan, ricercatore presso l’Università della Virginia. A detta del ricercatore poi, i dati da lui raccolti potrebbero portare anche a un potenziale approccio terapeutico innovativo.

L’articolo di Zhen Yan sulla correlazione tra riduzione delle complicazioni gravi da Covid-19 e l’esercizio fisico

Nell’articolo sull’esercizio fisico come strumento per ridurre le complicazioni da Covid-19, il ricercatore Zhen Yan della School of Medicine della University of Virginia, mostra dati incoraggianti. Secondo il ricercatore infatti, i dati da lui raccolti mostrerebbero un modo efficace per ridurre e prevenire la severità della sindrome da distress respiratorio acuto che colpisce dal 3% al 17% di tutti i pazienti affetti da Covid-19. Al momento il Federal Center for Disease Control and Prevention stima che dal 20 % al 42% dei pazienti ospedalizzati per Covid-19 svilupperà una sindrome da distress respiratorio acuto. In aggiunta a questo poi, sembra che il range di pazienti che avranno bisogno di un ingresso in terapia intensiva si aggiri tra il 67% e l’85%.

La mortalità della sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) per il Covid-19

Le ricerche condotte prima della pandemia suggeriscono che più o meno il 45% dei pazienti che sviluppano una sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) sono purtroppo destinati a morire.

«Al momento sentite parlare molti di distanziamento sociale e di ventilatori all’interno degli ospedali, come se dovessimo contare solo sull’evitare di esporci al virus o su un ventilatore che riesca a tenerci in vita nel caso in cui fossimo infetti. L’altra faccia della medaglia della storia è che più o meno l’80% dei pazienti confermati per il Covid-19 hanno sintomi lievi con nessun bisogno di supporti respiratori. I dati che abbiamo raccolto su un enzima antiossidante endogeno forniscono importanti indizi che ci hanno portato a elaborare una nuova terapia per la sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS) causata da Covid-19»
(Zhen Yan, ricercatore presso la Scuola di Medicina dell’Università della Virginia)

Zhen Yan, ricercatore presso l'Università della Virginia, in uno studio parla di come l'esercizio fisico aiuti a prevenire e ridurre le complicazioni da Covid-19. Il motivo? La produzione di un antiossidante durante anche piccole sessioni di esercizio fisico (credits: University of Virginia)
Zhen Yan, ricercatore presso l’Università della Virginia, in uno studio parla di come l’esercizio fisico aiuti a prevenire e ridurre le complicazioni da Covid-19. Il motivo? La produzione di un antiossidante durante anche piccole sessioni di esercizio fisico (credits: University of Virginia)

Un antiossidante presente nel nostro corpo potrebbe essere di aiuto per contrastare ARDS da Covid-19

Yan, che è direttore del Centro di Ricerca sui Muscoli Scheletrici (Center for Skeletal Muscle Research) presso il Centro di Ricerca Cardiovascolare Robert M. Berne, ha compilato una review di tutti i dati medici presenti in letteratura, inclusi i suoi. Il protagonista di questi studi è un antiossidante conosciuto come superoxide dismutase extracellulare (EcSOD). Questo antiossidante abbatte i pericolosi radicali liberi, proteggendo i nostri tessuti e aiutando a prevenire le patologie. I nostri muscoli producono naturalmente questo antiossidante e lo mettono in circolazione nel nostro sistema circolatorio, permettendogli di raggiungere anche altri organi. La produzione di questo particolare antiossidante è favorita dall’attività cardiovascolare.

Una quantità bassa di questo antiossidante è stata osservata nel decorso di parecchie malattie, come malattie acute dei polmoni, ischemie cardiache e sofferenze renali. Le ricerche di laboratorio sui topi suggeriscono che bloccare la produzione di questo particolare antiossidante peggiori i problemi cardiaci. Dall’altra parte aumentarne la produzione ha sempre mostrato degli effetti benefici. Le ricerche suggeriscono anche che una decrescita nella quantità di superoxide dismutase extracellulare (EcSOD) sia associata a condizioni patologiche croniche come l’osteoartrite.

Anche una piccola sessione di esercizio fisico aiuta nella produzione dell’antiossidante che potrebbe aiutare a contrastare le complicazioni da Covid-19

La ricerca condotta da Yan e altri suggerisce che anche una singola sessione di esercizio fisico aiuti nella produzione dell’antiossidante superoxide dismutase extracellulare (EcSOD). Da questi dati che dimostrerebbero una correlazione positiva tra inferiori tassi di complicazioni da Covid-19 ed esercizio fisico, Yan consiglia alle persone di esercitarsi anche se mantenendo il distanziamento sociale.

«Non possiamo vivere in isolamento per sempre. L’esercizio fisico regolare ha molti più benefici per la salute di quello che sappiamo. La protezione contro le gravi patologie respiratorie è solo uno dei tanti esempi».
(Zhen Yan, ricercatore presso la Scuola di Medicina dell’Università della Virginia)

Covid-19: Esercizio fisico previene complicazioni del virus grazie alla produzione di un antiossidante
Covid-19: Esercizio fisico previene complicazioni del virus grazie alla produzione di un antiossidante

Covid-19 ed esercizio fisico: potenziale trampolino di lancio per un trattamento terapeutico?

L’articolo di Yan suggerisce anche come gli studi sull’antiossidante superoxide dismutase extracellulare (EcSOD) aprano la strada a potenziali trattamenti. Questo antiossidante è promettente per quel che riguarda il trattamento terapeutico di molte patologie, oltre all’ARDS. La terapia genica per esempio potrebbe un giorno essere utilizzata per accrescere la produzione dell’EcSOD e aiutare i pazienti con il Covid-19.

Risultati promettenti anche per altre patologie grazie all’antiossidante superoxide dismutase extracellulare (EcSOD)

La ricerca ha mostrato come nei ratti con patologie ai reni croniche la malattia porta a danni ai reni inferiori se trattati con EcSOD umano. Al momento poi l’antiossidante superoxide dismutase extracellulare è stato proposto come terapia potenziale per la retinopatia diabetica. La retinopatia diabetica è una complicazione del diabete che può portare il paziente alla cecità.

In aggiunta a questo poi, l’EcSOD si potrebbe rivelare promettente per il trattamento della Sindrome da Disfunzione Multiorgano. Quest’ultima è una condizione in cui molti organi arrestano il proprio normale funzionamento.

«Spesso noi diciamo che l’esercizio è una medicina. Il caso dell’antiossidante EcSOD è un esempio perfetto dal quale possiamo apprendere il processo biologico dell’esercizio fisico per far avanzare la ricerca medica. Mentre noi fatichiamo per apprendere sempre di più sui misteri degli incredibili benefici dell’esercizio fisico regolare, non dobbiamo assolutamente aspettare finché sapremo tutto a riguardo per praticarlo».
(Zhen Yan, ricercatore presso la Scuola di Medicina dell’Università della Virginia)

(Fonte: MedicalXpress)

di Eleonora D’Agostino

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