Covid, a Malpensa tamponi molecolari per chi arriva dalla Cina

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Di Stefano Delle Cave

I dati che arrivano dalla Cina dopo la fine delle restrizioni a causa delle continue proteste sono preccupanti tanto da far scattare in diversi paesi vicini come il Giappone diverse misure di contenimento per i voli cinesi. A Malpensa sono stati richiesti dalla Regione Lombardia tamponi molecolari non obbligatori per fare uno screening sulle persone provenienti dai voli per la Cina. Lo scopo è quello di individuare e bloccare nuove varianti. Si pensa a provvedimenti restrittivi anche in Usa

Covid, i tamponi di Malpensa

Malpensa, fonte regione.lombardia.it

la Regione Lombardia ha dato indicazione alla ATS INSUBRIA, di riferimento per l’aeroporto di Malpensa, di sottoporre a tampone molecolare di screening per Covid-19 tutti i passeggeri/operatori provenienti dalla Cina”. È quanto si legge in un banner sul sito dell’aeroporto di Malpensa. Si tratta di una misura non obbligatoria per lo screeninig di nuove varianti che potrebbero altrimenti circolare liberamente nel nostro paese. Una decisione che arriva dopo i nuovi dati preoccupati arrivati da Pechino. Si parla, secondo la società di ricerca inglese Airfinity, di un milione di nuovi casi e 5000 morti al giorno. Dati che peggiorenanno da gennaio a marzo quando i contaggi arriveranno a 4,2 milioni di casi al giorno.

Una situazione che potrebbe portare ad una catastrofe peggiore del 2020 a causa delle decisioni prese da Pechino. Il governo cinese ha allentato le restrizioni e si prepara ad abolire definitivamente la quarantena l’8 gennaio con la conseguenza di decine di persone in viaggio. Una sitauzuone favorita anche dalla decisione del governo cinese di ripristinare la concessione dei passaporti favorendo i viaggi dei cinesi all’estero e gli spostamenti in cina.

L’allarme dei virologi e le restrizioni

A distanza di 3 anni siamo in una situazione in cui non avrei mai immaginato di trovarmi -Se vogliamo evitare di riprendere un Sars-CoV-2 mutato dobbiamo intervenire subito: servono controlli su tutti i voli dalla Cina, restrizioni ai viaggi, tampone molecolare ai passeggeri nelle 24 ore precedenti la partenza o quarantena all’arrivo con test molecolare per uscirne, altrimenti chi arriva non deve circolare. Sarebbe una misura che dovrebbe prendere, non l’Italia da sola, ma tutta l’Europa. E non per un mese, ma per 6”.

E’ quanto fa sapere il direttore della Clinica di malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti che insieme ad altri virologi ha lanciato l’allarme sul possibile arrivo di una variante pericolosa in Italia. Al momento però non risulta essere stato prese nessun provvedimento restrittivo dai paesi Ue mentre in Giappone si preparano ad imporre il tampone obbligatorio per le persone provenienti dalla Cina. Anche gli Usa valutano restrizioni dopo aver accusato Pecchino di fornire dati poco trasparenti sull’epidemia.

Stefano Delle Cave

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