L’inverno è arrivato e, con esso, il periodo delle influenze stagionali. Occorre però prestare attenzione a non confonderle con le nuove varianti di Covid che stanno progressivamente avanzando. Si tratta di Cerberus e Gryphon, che presentano delle specificità rispetto alle varianti precedenti.

Le due nuove varianti, sviluppatesi a partire da Omicron 5, possono raggirare l’immunità garantita dalla vaccinazione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha addirittura affermato che Gryphon sia la variante più immunoevasiva individuata fino ad ora.

Nuove varianti Covid: i sintomi

Il direttore sanitario dell’istituto Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco, ha descritto la sintomatologia derivante dalle due nuove varianti Covid. Secondo quanto detto dal direttore, Cerberus, che è per adesso la variante che si conosce meglio tra le due, si manifesta soprattutto nelle alte vie respiratorie. I sintomi, di conseguenza, saranno soprattutto raffreddore, mal di gola e tosse secca. Per ciò che riguarda invece la temperatura corporea, un campanello d’allarme potrebbe essere rappresentato anche da una febbre inferiore ai 38 gradi.
Il direttore, inoltre, sottolinea quanto queste nuove varianti possano essere insidiose. Infatti, non presentadosi più sintomi specifici come quelli legati alla perdita di gusto e olfatto, è più facile scambiare queste infezioni come semplici influenze stagionali.

Inoltre Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di ricerca Epidemiologica molecolare del Campus Biomedico di Roma, in una dichiarazione a Repubblica, ha sottolineato che è necessario continuare a tenere la guardia alzata. Non è possibile, infatti, prevedere se arriverà una variante che possa essere contagiosa anche più di Omicron 5, che, fino ad ora, è stata la più contagiosa mai registrata.

Giulia Guglielmetti
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