La notizia di ieri circa la positività di Cristiano Ronaldo al virus Covid-19, ha scosso il mondo del calcio. Il campione portoghese, in ritiro con la Nazionale, era stato sottoposto al doppio tampone che in entrambi i casi ha avuto esito positivo. Come si legge dal comunicato della federazione lusitana, lo juventino non presenta al momento nessun sintomo. Tanti i messaggi di auguri, da compagni di squadra come Chiellini fino al Presidente della Repubblica di Portogallo, Marcelo Rebelo De Sousa. L’ex Real Madrid resterà in isolamento presso l’hotel della federazione giovanile portoghese, fin quando il doppio tampone non darà esito negativo.

Come cambia la Juventus senza Cristiano Ronaldo?
A questo punto, la Juventus e i suoi tifosi si domandano quando potranno avere di nuovo il loro idolo a disposizione. Come detto in precedenza, molto dipenderà da quando il doppio tampone darà esito negativo. Sicuramente i bianconeri dovranno fare a meno di lui per la trasferta di sabato contro il Crotone e per la gara d’esordio in Champions League contro la Dinamo Kiev. In forte dubbio la sua presenza, anche, per la sfida del 25 ottobre contro l’Hellas Verona. La speranza è che Cristiano Ronaldo sia nuovamente disponibile mercoledì 28/10, per la partita tra bianconeri e Barcellona.
Gli appassionati di calcio, infatti, aspettano da tempo di rivedere sfidarsi nel rettangolo verde il portoghese e il suo storico rivale Lionel Messi. L’eventuale presenza del lusitano per l’atteso big match, dipenderà da quando il tampone darà esito negativo. Seguendo infatti il protocollo UEFA, occorrono sette giorni dalla negatività, per poter tornare a giocare. Pirlo, a cui CR7 ha già tolto le castagne dal fuoco nella gara complicata contro la Roma, studia dunque le soluzioni per rimediare all’assenza del suo fuoriclasse.
Le alternative al portoghese
Il nuovo allenatore bianconero, deve tenere conto delle condizioni di Ramsey e Dybala entrambi costretti ai box con le loro rispettive nazionali. Le uniche certezze a questo punto davanti rimangono Alvaro Morata e Kulusevski. Da non escludere anche il debutto dell’ultimo arrivato Federico Chiesa. L’ex viola in coppia con Morata e Kulusevski potrebbe completare un tridente atipico. Idea che al momento non convince del tutto l’ex regista di Milan e Juventus, più indirizzato a giocare a due davanti con un trequartista, per avere maggiore copertura in mezzo al campo.
Luca Pradella
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