Benvenuti nell’universo cinematografico di Movie Award. Riprendiamo il nostro aereo, attraversiamo l’Atlantico e torniamo in Europa per recarci a Cannes. Vogliamo parlavi di un film non particolarmente amato alla croisette ma che ha vinto la Palma d’oro nel 1990. Abbiamo dedicato questa puntata al controverso “Cuore selvaggio” di David Lynch
Cuore selvaggio e l’universo lynchano
Il 1990 è stato un anno importante per David Lynh e l’universo linchiano. In quell’anno infatti Lynch inizia a girare la leggendaria serie tv “Twin Peaks”. Ed è proprio sul set del suo più grande capolavoro che Lynch concepisce “Cuore selvaggio” basato sull’omonimo romanzo di Barry Gifford. Una storia che il grande regista americano aggiunge un tocco fortemente misterioso e noir realizzando l’epopea di un viaggio on the road fuori dal tempo.
È una pellicola questa che appare sin da subito intricata e non classificabile in un solo genere ma più generi diversi che vanno dal thriller al grottesco. Un film che rispecchia quella complessità e quel gusto ktich degli anni 90‘. Non mancano ovviamente quegli elementi misteriosi e soprannaturali propri dell’universo lynchiano a cui si associa un certo omaggio alla Hollywood del passato. Lynch infatti crea un sistema dei personaggi che sembra richiamare quella di una pellicola a lui cara come “Il mago di Oz”.
Una rivoluzione controversa
“Cuore selvaggio” fu presentato a Cannes nel 1990 dividendo critica e pubblico. Molti detrattori odiavano infatti questa pellicola perchè ritenuta lenta, ermetica ed incomprensibile. Un giudizio totalmente negativo che colpì anche un altro film lynchiano duramente fischiato sulla croisette e poi ampiamente rivalutato come “Fuoco cammina con me” che proseguiva le avventure di “Twin Peaks”.
Eppure questo non scoraggiò la giuria che assegnò a Lynch la Palma d’oro. Il merito di questa incredibile e rivoluzionaria vittoria fu attribuito in gran parte all’ora presidente della giuria Bernardo Bertolucci che aveva già premiato a Venezia un film altamente innovativo come “Prenom Carmen” di Godard. Questa vittoria francese di Lynch aprirà le porta ad una rivoluzione del cinema hollywoodiano che troverà pieno riscontro alla croisette con “Pulp Fiction”.