Dal Nilo all’NHL, ecco come è nato l’Hockey

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Di Redazione Metropolitan

L’Hockey è uno sport associato sicuramente alla modernità con il suo dinamismo, ma ha radici antichissime. Ecco quali sono.

Stadi ghiacciati, ma con tribune di fuoco, rapidità, fisicità, attrezzature dinamiche quanto robuste, stecche in carbonio con flex esagerato. L’hockey su ghiaccio ha sicuramente tanti elementi che rimandano alla modernità, sempre aggiornata giorno dopo giorno per garantire le prestazioni migliori sulle piste più calde di tutto il mondo.

Eppure questo sport in realtà ha origini antichissime. Più antiche del Colosseo, del Circo Massimo, addirittura precedenti alla fondazione di Roma, o alla diatriba lunga secoli tra Sparta e Atene. Bisogna infatti tornare a ben 4000 anni fa, 2000 a. C., per avere testimonianze di ciò che, almeno in modo embrionale, ha dato poi i natali all’NHL, Gretzky, Crosby e compagnia bella.

Il mondo antico, dove tutto iniziò

Ci troviamo sulle famose rive del Nilo, dove dei ragazzi con delle rudimentali stecche di legno si dilettano con una pallina fatta di interiora di bovino, con quattro legnetti usati come porte. Sicuramente mai si sarebbero aspettati a che bella creatura avevano dato vita. Facciamo un bel balzo in avanti con la nostra macchina del tempo e proiettiamoci alla Grecia del V secolo a.C. dove tra una tragedia di Sofocle e una di Euripide dei giovani, forse annoiati, avevano perfezionato quanto visto sulle rive del Nilo continuando questo gioco e tramandandolo dunque in Europa, quando il prorompente impero romano ha incontrato questa cultura secoli dopo.

Ebbene, sembra proprio che delle varie provincie di questo splendido impero, quella britannica sia stata la più felice di accogliere tale tradizione. Si sviluppò nel tempo quello che noi oggi chiamiamo “field Hockey”, ovvero l’hockey su prato e, giustamente, quale scenario migliore delle splendide praterie dalle highlands alle lowlands poteva essere migliore? L’impero romano crolla, ma alcune usanze restano. Una di queste è proprio il field hockey, che nel medioevo e poi nel rinascimento verrà esportato dal Regno di Inghilterra un po’ in tutta l’Europa continentale e non solo.

Oh Britannia, Che porti l’Hockey oltremar!

In ogni caso si sa, nel nord Europa l’inverno fa parecchio freddo. Gli amanti del Field Hockey proprio non ce la facevano a stare senza il loro gioco preferito per un lungo inverno. Dunque si inventarono il bandy, da molti considerato il primo vero progenitore dell’hockey su ghiaccio. Le regole erano simili al Field Hockey, si giocava in 11 contro 11, con mazze e pallina, ma questa volta su un campo fatto di ghiaccio e quindi con i pattini. Lo sport fu talmente tanto amato dagli europei e poi dai russi che nei vari paesi si istituirono delle vere e proprie leghe per organizzare il tutto.

Dunque, questo ormai popolarissimo sport non poteva però rimanere solo in ambito europeo. Tra il XVIII e il XIX secolo l’impero britannico espanse il Commonwealth. Cominciò ad inviare grandi truppe in tutto il mondo per non rimanere indietro nella febbrile corsa all’imperialismo. Ingenti truppe furono inviate in India, dove per condizioni climatiche si praticò molto il Field Hockey, sport ancora oggi molto in voga lì. Altre andarono in Nord America e in Canada, dove i ghiacci spesso rimanevano per 8 mesi all’anno.

Ed ecco lì, che tra un turno di guardia e l’altro le truppe dalle giubbe rosse smorzavano il ritmo di guerra con qualche partita a Bandy tra la curiosità della popolazione locale. Da lì il Bandy si sviluppò sempre di più perfezionandosi e cominciando ad avere dunque un regolamento uguale a quello odierno, con esso migliorarono anche le attrezzature e le strutture dove giocare. Ovviamente fu un processo lungo e non è chiaro dove precisamente nacque l’hockey moderno. Molti dicono sia stato il signor Vaughan a fondare l’hockey moderno, ma si sa, le cose complesse non nascono all’improvviso, “Roma non è stata costruita in un giorno”. Una cosa è certa, l’hockey si è espanso nel tempo e nello spazio come un virus immortale, ma che invece di attaccare malattie, ha trasmesso una grande passione.

Dall’NHL a un ‘900 travagliato

Manca ancora un passaggio fondamentale, ovvero quello che fa passare l’hockey da un semplice hobby ad un’istituzione, a un qualcosa di ufficiale. Il primo passo mosso in questa direzione arriva nel 1883, anno chiave per la storia di questo sport. In occasione del Winter Carnival di Montreal, infatti, si disputò il primo vero e proprio torneo organizzato di hockey. Questo ebbe un grande seguito, tanto che si crearono varie leghe per tentare un’istituzionalizzazione ufficiale di questo sport.

Si iniziò nel 1892 quando il mitico Lord Stanley decise di istituire una coppa per premiare la miglior squadra del Canada. Da qui si arrivò all’ascesa dell’NHL, ormai unica lega rimasta negli anni ’20 del ‘900, la quale ancora oggi è la più seguita al mondo. L’Hockey sopravvisse poi anche alle due guerre e alla guerra fredda. In particolare in quest’ultimo periodo questo sport fu fondamentale per avvicinare URSS e USA, che si scontrarono più volte in olimpiadi e mondiali in un clima amichevole rispetto a quello politico per l’epoca. Fu paradossale come il disgelo tra queste due nazioni si vide proprio su una pista di ghiaccio.