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Settembre 8, 2024, domenica

Dall’Ue accusa al governo Meloni: obbligato a riconoscere i diritti ai figli delle coppie gay

Dall’Ue arriva una risposta al governo Meloni. Il commissario europeo ribadisce che gli stati membri sono obbligati dalla corte di Giustizia a riconoscere i diritti ai minori con genitori dello stesso sesso.

Bacchettata al governo Meloni

Commissario europeo della Giustizia Didier Reynders – Ph Credit nbcnews.it

Arriva la bacchettata per il governo Meloni dall’Unione europea. Tutti gli stati membri sono obbligati a riconoscere ai minori con genitori dello stesso sesso lo status giuridico di figli, in modo da garantire loro una serie di diritti in tutto il territorio europeo. A ribadirlo è stato il commissario europeo della Giustizia Didier Reynders.

La risposta è arrivata dopo una lettera d’interrogazione del Movimento 5 Stelle sui diritti delle famiglie arcobaleno in Italia, nella nota Reynders sottolinea che gli stati:

Devono rispettare i diritti fondamentali sanciti dalla Carta, compreso il diritto alla non discriminazione, esclusivamente nell’attuazione del diritto dell’Ue.

Nonostante le destre continuano a spingere per punire penalmente le coppie che ricorrono alla maternità surrogata la risposta dell’Ue sui figli di quest’ultimi è chiara. Reynders ha ribadito che i termini che si utilizzano in uno Stato per riferirsi a ciascun genitore:

Non possono essere invocati da un altro Stato membro per rifiutare il rilascio di un passaporto o di una carta d’identità a un minore i cui genitori siano dello stesso sesso.

Il commissario ha ricordato inoltre che l’Unione europea può adottare misure giudiziarie in materia di diritto di famiglia, come riportato dall’Ansa ha così terminato:

In linea con la strategia per l’uguaglianza delle persone LGBTIQ 2020-2025, la Commissione è in continuo dialogo con gli Stati membri riguardo all’attuazione delle sentenze della Corte di giustizia dell’Unione europea. Ciò comprende anche l’obbligo per gli Stati membri di riconoscere la filiazione di un minore con genitori dello stesso sesso ai fini dell’esercizio dei diritti conferiti dall’Ue.

La destra ostacola il regolamento Ue

La maggioranza di governo boccia in commissione al Senato il certificato di filiazione europeo e ferma la proposta di regolamento Ue per riconoscere automaticamente i genitori in tutti gli Stati membri. Per l’opposizione è l’ennesimo colpo ai diritti, in questo caso ai figli di coppie omogenitoriali. Insieme a noi solo Polonia e Ungheria a non volere il documento. L’obiettivo del certificato era molto chiaro: difendere i diritti dei bambini, a prescindere da chi siano i genitori.

La destra si conferma contro alla gestazione per altri, dopo il blocco a Milano delle trascrizioni dei figli delle coppie gay al governo si continua a spingere per punire penalmente le famiglie arcobaleno. La commissione di Giustizia della Camera inizierà domani ad esaminare le proposte di legge che se approvate prevederanno il carcere pure per chi ricorre alla maternità surrogata all’estero.

Simona Alba

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