David di Donatello 2019: l’edizione del cambiamento

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Di Redazione Metropolitan

Molte novità si prospettano per l’anno nuovo: cambiano giuria, sistema di voto, modalità di ammissione dei film e nasce il David dello Spettatore.

La 64 edizione del premio del cinema italiano più ambito, il David di Donatello, è alle porte e oggi, durante la conferenza stampa, sono state annunciate tutte le novità introdotte dall’Accademia del Cinema. Tutti questi cambiamenti traspaiano già dalla Presidente e Direttore Artistico Piera Detassis, che ha aperto la conferenza con un grande messaggio:  “Il cinema vota il cinema, guardando al futuro”.

Il Galà, che si terrà il prossimo 27 marzo, punta al rinnovamento, strizzando l’occhio al modello di riconoscimenti cinematografici di oltreoceano e puntando all’obbiettivo di modernizzazione e cambiamento. Il David non vuole essere semplicemente un premio, bensì uno strumento di formazione e promozione, volto a portare il Cinema italiano ai grandi fasti.

Le grandi novità del Premio riguardano la nuova giuria che viene completamente messa a nuovo. Sono stati introdotti i “Candidati e i Vincitori” delle scorse edizioni e viene inoltre inserita una nuova giuria “Cultura e Società” che contribuirà al 20% del voto, mentre la vecchia decreterà il’80% del voto totale. “Cultura e Società” sarà formata da nomi importanti del panorama culturale, cinematografico e dell’audiovisivo. Tutto questo per riequilibrare la qualità del voto e diversificarlo.

La stessa modalità di voto cambia, infatti, permettendo a produttori, registi e sceneggiatori, con il Consiglio  Direttivo e Collegio dei Soci di votare per tutte le categorie, consentendo ai componenti della giuria di “Candidati e Vincitori” di affidare la propria preferenza alle categorie principali e alla propria categoria di appartenenza e concedendo ai rappresentati di “Cultura e Società” di esprimere il loro giudizio sulle categorie principali.

Sono stati cambiati, inoltre, anche i requisiti di accesso in gara per i film, i quali potranno essere proiettati e programmati anche solo 3 giorni, diversi dal venerdì, sabato e domenica, con carattere di evento .

Vi è l’introduzione di una nuova statuetta: il David dello Spettatore assegnato al lungometraggio che avrà totalizzato il maggior numero di spettatori e presenze calcolate entro la fine di febbraio. 

Conformemente al modello straniero, i premi David al Miglior film straniero e al Miglior film della Comunità europea si fondono in un unico riconoscimento. Viene, inoltre, alleggerito il numero dei documentari proposti in gara a 15, preselezionati da una giuria in carica per due anni.

Più spazio di giudizio ai giovani, con il David Giovani, i quali avranno l’opportunità di visionare ben 30 film sia su piattaforma che classicamente in sala.

Il cinema vive e muta con la realtà e l’Italia è al passo con i tempi.

Claudia Colabono e Arianna Lomuscio