Il calciatore olandese contro il Cagliari è stato nuovamente messo in panchina: Sarri continua a preferirgli Demiral. Cosa sta succedendo all’ex campioncino dell’Ajax?
La Juventus domenica ha festeggiato la prima gara del nuovo anno, con un sonoro 4-0 ai danni del Cagliari. Tuttavia in molti hanno notato l’ennesima panchina stagionale di De Ligt. Il giovane calciatore olandese a dicembre vincitore del premio Kopa, non parte titolare dalla partita di campionato, persa per 3-1 contro la Lazio. Da li in poi solo qualche minuto finale contro l’Udinese.

De Ligt, arrivato in estate per 70 milioni, ha vissuto i suoi primi mesi in bianconero in chiaro scuro. Qualche episodio negativo, come qualche rigore concesso per fallo di mano, qualche disattenzione, alternata ha prove con la lode come contro l’Atalanta e l’Atletico Madrid.
De Ligt: assalto del Barcellona?
Le qualità del ragazzo ci sono e sono evidenti. I motivi sono da ricercare nelle difficoltà ad abituarsi ad un campionato come quello italiano e nell’imparare una nuova lingua. In più c’è la rivelazione Demiral che sta vivendo un momento di forma eccezionale. Questo ha contribuito a creare rumors di mercato intorno al giovane fuoriclasse. Dalla Spagna si parla già di un assalto del Barcellona che proprio in estate se l’era visto soffiare dalla Juventus.

Appare però altamente improbabile che la dirigenza bianconera, si privi di un investimento fatto in ottica futura. D’altronde De Ligt, sarebbe dovuto crescere sotto la chioccia di Bonucci e Chiellini, ma l’infortunio di quest’ultimo ha stravolto i piani.
Sarri incalzato circa l’argomento, ha chiarito ogni dubbio:
“Sono il primo a essere convintissimo che diventerà uno dei difensori più forti del mondo. Ha fatto un percorso devastante perché ha dovuto imparare una nuova cultura, un nuovo modo di giocare, una nuova lingua. Demiral in questo momento sprizza energia, è in grande saluta fisica e mentale. Mi sembra giusto sfruttare i giocatori in relazione al momento che hanno”.
D’altronde la Juventus ha una rosa ampia ed è concepibile che a giocare siano sempre i giocatori più in forma e più pronti…
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