Happy Birthday! DeAndre Jordan: tra i grandi assenti a Orlando

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Di Redazione Metropolitan

DeAndre Jordan compie oggi 32 anni. Per il centro dei Nets si tratta di un compleanno che arriva in un frangente alquanto tribolato dal punto di vista personale. Dopo essere risultato positivo al Covid-19, Jordan ha deciso per prudenza di non unirsi ai suoi compagni per la ripresa della NBA a Orlando. Sarà quindi un’ulteriore pedina mancante per i Nets che, in quanto a giocatori da schierare nel quintetto, non se la passano per niente bene… Auguriamo quindi un pronto ritorno al texano. Nel frattempo ripercorriamo i passi più importanti della sua, ormai ultra decennale, carriera.

DeAndre Jordan: recordman in High School

DeAndre Jordan nasce a Houston il 21 luglio del 1988, dove cresce anche come piccolo prodigio della palla a spicchi. Alle superiori frequenta la Christian Life Center e in quegli anni dimostra di avere grande stoffa. Le sue medie sono di 15.0 punti, 12.0 rimbalzi e 4.0 stop e di stagione in stagione crescono sempre di più. Da junior 16.5 punti, 14.0 rimbalzi e 7.0 stoppate, mentre da senior ciò che salta all’occhio è la crescita sotto la voce canestri dove chiude con 26.1 punti. Rimane comunque costante il suo trend relativo a rimbalzi e stoppate: 15.2 e 8.1. Jordan lascia la Christian Life Center diventando recordman di stoppate dell’istituto, inanellandone 20. Il suo record di punti è di 37 in una sola gara.

DeAndre Jordan
DeAndre Jordan ai Clippers (Getty)

Dopo aver messo alle spalle il suo percorso nelle High School, la rivista Rivals.com presenta Jordan come un prospetto dal futuro assicurato. Viene collocato all’ottavo posto tra i potenziali talenti universitari del periodo e al secondo per quanto riguarda i migliori centri dell’intera nazione. In DeAndre Jordan emerge all’istante la sua possanza e il grande atletismo, senza dimenticare le ottime abilità in schiacciata. Passa quindi nel 2007 alla Texas A&M University e nello stesso anno partecipa al mondiale Under-19 in Serbia, perso in finale contro i padroni di casa.

DeAndre Jordan, il decennio ai Clippers

Dopo una sola annata in NCAA, Jordan è pronto al salto tra i professionisti. Nel 2008 viene dunque draftato al secondo giro, come 35^ scelta assoluta, dai Los Angeles Clippers. Ci mette poco a diventare una presenza fissa del quintetto dei californiani. Rimane a L.A. per 10 stagioni, in cui colleziona importanti successi personali. Del DeAndre Jordan di base allo Staples Center si può ricordare la schiacciata effettuata nel 2013 su Brandon Knight nella gara contro i Pistons, considerata come “Dunk of the Year”. Un perfetto esempio della potenza fisica del centro texano.

DeAndre Jordan
La schiacciata su Brandon Knight (Pinterest)

Al termine della stagione 2014-2015 è il miglior rimbalzista della lega, grazie ad una media di 15.0 rimbalzi. Firma successivamente un quadriennale con i Clippers da 80 milioni di dollari, venendo meno all’accordo verbale stipulato con Dallas. I Mavs erano disposti ad offrirgli la stessa cifra, ma Jordan ha preferito dare continuità al suo percorso losangelino fino al 2018. Nella sua ultima stagione allo Staples Center mette a referto il suo career-high rifilando 30 punti ai Celtics.

Le due facce di New York

Il passaggio ai Mavs diventa poi realtà, ma la nuova esperienza di Jordan dura giusto qualche mese. Il 31 gennaio 2019 arriva così la firma con i New York Knicks. L’ex Clipper viene coinvolto in una trade a sette giocatori che lo porta al Madison Square Garden insieme ai compagni Dennis Smith e Wesley Matthews, mentre passano a Dallas Kristaps Porzingis, Tim Hardaway jr., Courtney Lee e Trey Burke. Purtroppo anche l’avventura newyorkese si rivela sotto le aspettative. Ai Knicks, Jordan trova poco spazio. Il management preferisce puntare sulla maturazione del pari ruolo Mitchell Robinson.

DeAndre Jordan ai Nets (Getty)

La scorsa estate decide quindi di rimanere nella “Grande Mela”, spostandosi però di distretto. Questa volta sono i Brooklyn Nets ad accoglierlo, aggregandosi ad un roster fresco dell’arrivo di giocatori del calibro di Kyrie Irving e Kevin Durant (si fa per dire…). Firma un quadriennale da 40 milioni di dollari. Chiude il suo primo anno al Barclays Center con una media di 8.3 punti, 10.0 rimbalzi e 20.01 di player efficiency rating.

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