Lo scorso 11 maggio, nella 66esima edizione dei premi David di Donatello, Diego Abatantuono ha ricevuto il David Speciale, coronando così una carriera unica nel panorama italiano.

Un milanese che ha fatto fortuna con il suo cuore terroncello

Nato a Milano, il 20 maggio 1955, è figlio di un calzolaio pugliese e di una addetta al guardaroba del Derby (uno dei più grandi locali cabaret italiani). Ed è proprio al Derby che Diego inizia a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo. Inizia come addetto alle luci, poi come direttore di scena ed infine si presenta lui stesso sul palco. Sul palco, calcato da personaggi già noti come Massimo Boldi, Teo Teocoli e Enzo Jannacci, porta un pizzico delle sue origini paterne: il personaggio che interpreta, e al quale deve la sua fortuna, è un “terrunciello”, un immigrato pugliese emigrato al Nord.

Il lungo legame con la famiglia Vanzina

Il personaggio piace al pubblico e Diego inizia la sua carriera passando da un palcoscenico all’altro fino a quando il regista Romolo Gurrieri non decide che vale la pena trasportarlo nel grande schermo con “Liberi armati pericolosi”, nel 1976.

Dopo varie apparizioni in televisione e spettacoli di cabaret, Diego si trasferisce a Roma dove entra in contatto con i Vanzina. Il primo con cui collabora è Steno, che lo dirige nei suoi primi ruoli da protagonista, tra i quali quello più significativo è al fianco di Monica Vitti ne “Il tango della gelosia”. Carlo ed Enrico Vanzina lo dirigono nel film ormai divenuto un cult “Eccezzziunale…veramente”. La collaborazione con i Vanzina durerà fino agli anni duemila.

Diego Abatantuono in "Eccezzziunale...veramente"- Photo credit: dal web
Diego Abatantuono in “Eccezzziunale…veramente”- Photo credit: dal web

Nel frattempo, però, anche Pupi Avati riconosce il potenziale di Diego, ma decide di impiegarlo in ruoli più drammatici. Nel 1968 lo dirige in “Regalo di Natale” e nel sequel “La rivincita di Natale”. Seguono altri ruoli simili ne “Il testimone dello sposo”, “La cena per farli conoscere” e “Gli amici del bar Margherita”.

Diego Abatantuono: il successo oltreoceano e un film premio Oscar

Di straordinaria importanza per la sua carriera il sodalizio con Gabriele Salvatores che va da “Marrakech Express” e “Turné”, passa per il successo planetario di “Mediterraneo”, premiato con l‘Oscar come miglior film straniero nel 1992, e prosegue con “Puerto Escondido”, “Nirvana”, “Amnèsia”, “Io non ho paura”, “Happy Family” e “Tutto il mio folle amore”.

Vincitore di diversi Nastri d’Argento, Diego continua a conciliare ruoli drammatici a ruoli divertenti e leggeri. Idea e conduce spettacoli cabaret televisivi come Colorado Cafè live e ritorna a triplicarsi in “Eccezzziunale veramente- Capitolo secondo…me” nel 2006. Nel frattempo, si fa apprezzare anche sul piccolo schermo nella serie tv “Il giudice Mastrangelo”, nel ruolo del protagonista accanto ad Amanda Sandrelli e Alessia Marcuzzi.

Nel 2020 lo ritroviamo nei panni di un improbabile Babbo Natale, diretto da Alessandro Genovesi nella commedia “10 giorni con Babbo Natale”.

Un David di Donatello speciale

L’11 maggio 2021, alla cerimonia di premiazione dei David in prima serata su Rai 1, Diego Abatantuono ha ricevuto il David Speciale. Un riconoscimento che arriva dopo ben cinque candidature ai David di Donatello nel corso della sua carriera.

Vera Martinez