“Sono bastardi e imbranati. Vogliono la nostra morte, quella della Russia. E finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire”. Sono queste le parole di Dmitry Medvedev su Telegram, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo ed ex presidente della Federazione russa verso l’occidente. Ecco gli ultimi aggiornamenti sulla guerra tra Russia e Ucraina.
Gli ultimi aggiornamenti sulla guerra tra Russia e Ucraina
l contrattacco delle forze ucraine nel Mar Nero con missili e droni ha dato i suoi frutti: le navi di Mosca si sono ritirate a oltre 100 chilometri dalla costa, secondo quanto riferisce la Marina di Kiev. I russi, per riprendere il controllo delle parti nord-occidentali del Mar Nero, avevano schierato sistemi missilistici costieri nelle regioni della Crimea e di Kherson. Sul altri fronti però, le truppe del Cremlino non arretrano e, anzi, rilanciano. Se all’Ucraina dovessero essere consegnati lanciarazzi multipli a lungo raggio, la Russia prenderebbe di mira infrastrutture strategiche e istituzioni del governo. Questo l’avvertimento da parte di Andrei Kartapolov, capo della commissione Difesa della Duma, la Camera bassa.
Il ministro degli Esteri Sergei Lavrov commenta dicendo: “Più lunga sarà la gittata degli armamenti che fornirete, più noi sposteremo avanti dal nostro territorio la linea oltre la quale la presenza dei neonazisti verrà considerata una minaccia per la Federazione Russa”.
Inoltre, in queste ore è arrivato inoltre un durissimo post dell’ex presidente e premier russo Dmitry Medvedev: “Mi viene spesso chiesto perché i miei post su Telegram sono così duri. La risposta è che li odio. Sono bastardi e imbranati. Vogliono la nostra morte, quella della Russia. E finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire”.
Schema d’intesa sul grano:
Accordo di massima tra Russia e Ucraina con la mediazione della Turchia su un corridoio per il grano da Odessa. Nel frattempo, Borrell denuncia: “Le forze di Mosca hanno distrutto il secondo più grande terminal ucraino per i cereali, a Mykolaiv”. Blinken definisce “credibili” le informazioni sul fatto che la Russia stia cercando di trarre profitti vendendo il grano rubato dall’Ucraina.
Uno schema preliminare c’è: prima lo sminamento del mar Nero da parte dei genieri turchi – un’operazione per cui potrebbe volerci un mese- poi la scorta della Marina di Ankara ai cargo ancorati nei porti ucraini fino ad acque neutrali, con un centro di coordinamento e monitoraggio a Istanbul. La scommessa di Erdogan per sbloccare la crisi mondiale del grano arriva alla prova dei fatti. L’accordo limitato per ora a Odessa, sarebbe stato raggiunto da Mosca e Kiev con la mediazione turca, afferma il quotidiano russo Izvetsia, e finirà mercoledì al centro della visita del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.
Scontro sui lanciarazzi a lunga gittata:
Se all’Ucraina venissero consegnati lanciarazzi multipli a lungo raggio, Mosca potrebbe colpire il cuore del potere di Kiev, prendendo di mira infrastrutture strategiche e istituzioni del governo.
Dopo che anche il Regno Unito ha annunciato l’invio di missili con una gittata di 80 km, i sistemi lanciarazzi multipli M270 per “colpire in profondità le posizioni russe posizionando le batterie più lontano dal fronte”, che vanno ad aggiungersi agli Himars promessi dagli Usa, la Russia alza il tiro. L’avvertimento è giunto dal capo della commissione Difesa della Duma, la Camera bassa, Andrei Kartapolov, citando tra gli obiettivi possibili l’aeroporto della capitale ucraina e la Verkhovna Rada, la sede del Parlamento.
Le centrali nucleari:
L’Ucraina nega la visita del capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) alla sua centrale nucleare occupata dalle forze russe: lo ha reso noto il governo di Kiev.
La Russia ha iniziato a consegnare i corpi dei soldati ucraini
La Russia ha iniziato a consegnare all’Ucraina i corpi di decine di soldati morti nella difesa dell’acciaieria Azovstal di Mariupol. I cadaveri dovranno ora essere identificati attraverso il dna, ha spiegato Maksym Zhorin, ex leader del reggimento Azov ora comandante di un’unità dell’esercito di Kiev. Lo riporta l’Ap sul suo sito.
Valeria Muratori