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Settembre 16, 2024, lunedì

Don Luigi Sturzo, il fondatore della “Democrazia Cristiana”

L’8 Agosto 1959, a Roma, morì Don Luigi Sturzo, noto presbitero e politico italiano. Egli, infatti, fondò (insieme ad altri) il partito politico “Democrazia Cristiana” . Egregio oppositore del fascismo, Don Luigi trovò rifugio prima a Londra e poi a New York. Rientrò in Italia solo nel 1946, quando il fascismo era decaduto e bandito per sempre dalla nuova Costituzione Repubblicana.

Don Luigi Sturzo, il fondatore della “Democrazia Cristiana”: biografia

“La libertà è come l’aria: si vive nell’aria; se l’aria è viziata si soffre; se l’aria è insufficiente si soffoca; se l’aria manca si muore“.

Don Luigi Sturzo

Don Luigi Sturzo nacque in Sicilia, precisamente a Caltagirone, il 26 Novembre 1871. Egli faceva parte di una famiglia aristocratica molto religiosa; suo fratello maggiore, Mario, fu vescovo di Piazza Armerina. Divenne anche lui sacerdote nel 1894 e si laureò in teologia a Roma due anni dopo (1896). A causa della povertà che vedeva nella popolazione, Don Luigi decise di entrare in politica. Studioso di scienze sociali, egli cercò di “portare Dio nella politica” adottando una serie di cambiamenti rimasti nella storia: fondò un comitato delle associazioni di operai, agricoltori e studenti; creò una società di mutuo soccorso per gli artigiani, sostenne la necessità del decentramento amministrativo e delle autonomie regionali.

Don Luigi non amava nè il capitalismo borghese che monopolizzava le richezze lasciando intorno povertà, nè il socialismo di stampo stalinista che sfruttava il proletariato. Dopo la sua esperienza politica nella città di Caltagirone, decise di estendere le sue opere: fondò un giornale dal titolo “La voce di Costantino“, fu tra i fondatori del partito politico “Democrazia Cristiana” nel 1900 e nel 1906 si staccò e creò un suo personale partito dal nome “Partito Popolare Italiano” (1919). Il seguito fu talmente ampio che lo stesso Giolitti si meravigliò del fatto che un piccolo prete, dal piccolo e umile ufficio vicino Montecitorio, potesse con la sua grande forza d’animo trascinare un saldo gruppo di deputati. Come detto, per la sua opposizione netta al fascismo dovette lasciare l’Italia. Rientrò solo nel 1946.

Nel 1952 Luigi Eninaudi lo nominò senatore a vita. Don Luigi, tuttavia, accettò l’incarico solo dopo aver ottenuto il consenso dell’allora pontefice papa Pio XII. Si spense a Roma l’8 Agosto 1959. Il suo grande amore per i poveri, la sua forte fede, il suo grande senso della giustizia, la sua difesa della Chiesa, furono tutte caratteristiche che lo resero un eroe senza eguali. Nel 2002 si aprì il processo per la sua beatificazione che terminò nel 2017.

“Chi ha fede muove le montagne; chi ha fede fa prodeliti; chi ha fede vince le battaglie”.

Don Luigi Sturzo

Giusy Celeste

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