Donald Benjamin Lurio, più noto come Don Lurio nacque a New York il 15 novembre 1929.
Di origine italo-americana, studiò danza a Broadway con Bob Fosse e Jack Cole, poi arrivò in Europa con il suo tour in Francia e venne notato da alcuni dirigenti della sede RAI di Torino, per cui venne scritturato in Italia nel 1957 per lo show Crociera d’estate. Nel 1959 con Delia Scala presentò Canzonissima. La grande fama per Don Lurio arrivò nel 1961, quando portò in Italia le gemelle Kessler delle Bluebelle, già apparse sulla copertina di Life negli Usa e sue colleghe in Francia. La censura demo-cattolica le obbligava ad indossare pesanti calze nere ma Don Lurio ne fece delle stars creando la celebre coreografia del Dadaumpa, un pezzo storico indelebile nell’immaginario collettivo.

Poi una valanga di successi. Tutti gli show di Lola Falana e Rita Pavone. E nei nei primi Settanta a lui si deve la scoperta della mitica Minnie Minoprio e l’invenzione del Tuca Tuca per l’ombelico della Carrà.

Stilizzazione estrema e molleggiata della danza jazz, pulizia di movimenti, cura nella mimica e sprazzi grotteschi conditi con tanta classe e gusto, senza mai cadere nelle volgari allusioni sessual-pecorecce che oggi regnano nei dozzinali, quanto raffazzonati, balletti alla TV. Tutte coreografie uguali e che non lasciano il benché minimo ricordo, con tutte quelle tettone pretenziose e scarmigliate in perizoma che non fanno altro che rotolarsi lascive sul pavimento tra falsi maschi a torso nudo!

Tutte cose che rattristavano uno come Don Lurio, anche perché i suoi allievi non erano stati capaci di tramandarne la scuola. Il talento solo in rari casi è contagioso.

Ma lui aveva ben altri pensieri che occuparsene. Nel 2000 Don Lurio rilasciò un’intervista a “Gente” in cui raccontava tutta la sua storia d’amore con il long time companion Livio Costagli, morto di Aids nel 1994 a soli 44 anni, e della causa legale intentata dalla sorella del defunto per ragioni di eredità, tra l’altro assai inconsistente. Il pubblico e i colleghi lo amarono ancora di più per la sua sincerità.

Ora che per l’occasione della morte di Don Lurio, con molto affetto, cordoglio e nella più spontanea normalità, tutti i giornali hanno rievocato questa storia d’amore in cui i due protagonisti sembrano essersi riabbracciati. I loro nomi ora sono uno di fianco all’altro per sempre.