Ha segnato il corso degli anni ’80 con la sua musica trasgressiva e di ribellione. Donatella Rettore è l’immagine dell’artista sopra le righe che ha saputo scalare le classifiche ed entrare nella memoria di tutti con i suoi intramontabili tormentoni. Da il Kobra, a Lamette, passando per Spendido splendente. Una carrellata di hit che hanno fatto la storia della musica italiana e che, ancora oggi, risuonano nelle case degli italiani.
Gli inizi in sordina di Donatella Rettore e i primi Sanremo
Classe 1953, fin dall’adolescenza muovi i primi passi nella musica nella sua città in provincia di Treviso, Castelfranco Veneto, e fonda un piccolo complesso che chiama I cobra – lungimirante nome che la accompagnerà per tutta la sua carriera. Si trasferisce nella Capitale e dopo qualche anno di gavetta, nel 1973, incide il suo primo singolo, Quando Tu, che dà il La alla sua carriera.
Inizia facendo da spalla a Lucio Dalla durante il tour estivo e subito dopo, notata anche da Gino Paoli – che le scriverà Ti ho preso con me – le verranno aperte le porte del suo primo Festival di Sanremo 1974. All’Ariston, però, non ottenne grandi consensi: Capelli sciolti, la canzone in gara affrontava un tema troppo intimista e rivolto alla denuncia sociale che si rivelò troppo ostico per il periodo storico.
Il 1978 l’anno della svolta: la nuova Rettore
Sempre nel 1974, Donatella Rettore incontra quello che diventerà, poi, suo marito, il musicista Claudio Rego. Tra i due nasce subito un’intesa professionale e sentimentale che li accompagna ancora oggi. Successivamente, nel 1976 e 1977 pubblica Lailolà e Donatella Rettore, rispettivamente primo e secondo album. Uno maggiormente apprezzato, anche all’estero; l’altro, invece, segna un momento di stallo nella carriera della Rettore che, dopo una seconda partecipazione al Festival di Sanremo, non riscontra favori nel grande pubblico.
Un cambio radicale, sia professionale che personale, investe la cantante veneta. Il 1978 è l’anno della svolta che inizia con la decisione di abbandonare il suo nome di battesimo e di affiancarsi al solo nome di Rettore. Chiaro, immediato, più nelle corde di quella che da lì a poco sarebbe diventata l’artista che stravolgerà i cardini della musica italiana al femminile. Cambia anche lo stile e il look: acconciature eccentriche, colori fluo e vestiti alla moda, dal taglio aggressive.
La rivoluzione di Donatella Rettore
Ma la “rivoluzione Rettore” investe soprattutto la musica che diventa trasgressione. Il cambio di etichetta discografica apre le porte a un successo senza precedenti per Rettore che diventa icona inimitabile del genere pop-rock. La nuova casa discografica, la Ariston, la lancia sul mercato con l’album Eroe nel 1979 attraverso il quale inizia a farsi conoscere dal grande pubblico anche attraverso ospitate televisive nei più grandi show del servizio pubblico.
La straordinaria popolarità arriva prima con Spledido splendente, poi con Kobra. Il progresso musicale messo in campo da Rettore viene percepito come un tripudio di sfumature (non a caso proprio in quegli anni era arrivata la tv a colori e si iniziavano a fare spazio le prime reti private). Dal bianco e nero, anche nel mondo della musica, all’arcobaleno di emozioni e sensazioni nuove messe in scena dall’artista veneta. Nel 1981 diventa regina dell’estate grazie al brano Donatella che le fa vincere anche il Festivalbar.
Il successo internazionale, gli anni Duemila, reality e talent
Gli anni ’80 vedono fiorire il successo di Rettore anche all’estero. In particolare, con l’album Estasi clamorosa, con il quale ottiene il disco d’oro, iniziano a nascere collaborazioni con artisti internazionali del calibro di Elton John, il quale scriverà per lei il brano Remember. La fama di Rettore si fa spazio anche oltre oceano e incide il disco Kamikaze Rock’n’Roll Suicide ispirato alla cultura giapponese e con cui vende più di tre milioni di copie in tutto il mondo, grazie anche al successo del singolo Lamette.
Dalla metà degli anni ’90, dopo un lungo periodo in costante tour musicale, Rettore ferma la sua carriera discografica per circa 10 anni. Torna alla ribalta nel 2004 con la partecipazione al reality show La fattoria, su Canale 5. Nel 2005 esce uno dei suoi ultimi lavori discografici, Figurine, all’interno del quale inserisce un remix di Splendido Splendente, in occasione dei 25 anni dall’uscita del grande successo.
Dopo una ristretta partecipazione a Tale e Quale Show – dal quale si ritirerà dopo tre puntate a causa di problemi di salute – lo scorso anno viene chiamata da Amadeus per entrare a far parte della squadra di coach della trasmissione di Rai 1, Ora o mai più. Il personaggio di punta degli anni ’80 continua a dividere e a fra discutere ancora oggi. Intatta, però, rimane l’assoluta certezza di essere riuscita a stravolgere le redini della disco music e del pop. Un’icona indiscussa che ha fatto la storia della trasgressione e del divertimento in musica.
A cura di Maria Zanghì
Seguici su
Metropolitan Music