Il digitale, secondo quanto rivelato dal The Economist, sta assumendo sempre più il controllo dei meccanismi di vendita. Nel lusso l’online rappresenta il 36per cento dello spazio di vendita scelto dai consumer, i quali si dicono ‘’aperti a nuove esperienze d’acquisto che non richiedano la parte fisica’’. A contribuire alla crescita del digital nel luxury vi sono alcune figure, dalle e-celebrity ai web-expert, le quali appartengono ad una categoria denominata come ‘’e-luxury’’. Ma in che consiste l’e-luxury? A definire il nuovo processo di web-selling se ne occupa l’ultimo studio ‘’The State of Fashion’’.
E-Luxury: connessioni e coinvolgimento
Le piattaforme di vendita online trattano per 24per cento della totalità il lusso, di cui solo l’11per cento si occupa di borse ed accessori. L’ultimo studio ‘’The State of Fashion’’ ha mostrato come dietro i meccanismi digitali si celino nuove figure da migliaia di follower che rappresentano la nuova generazione di e-celebrity. Dopo che nel 2022 l’engagement è diminuito del 30per cento e con questo la portata dei post, i brand hanno dovuto rivedere la scelta dei suoi rappresentanti. È questa una delle priorità dei big brand, e lo studio riporta all’attenzione il tema della ‘’fiducia a portata di share’’ che ha portato al lusso un guadagno i 2miliardi di euro nell’ultimo anno, superando i 1.6miliardi dell’anno scorso. Ma allora su quale parte si deve lavorare? Sul coinvolgimento, la connessione brand-consumer.
I nuovi nomi dell’online
I social diventano, così, fondamentali nel percorso di crescita del lusso. Sono proprio Instagram, che ultimamente ha deciso di ritornare alla realness dei contenuti, e TikTok, che rappresenta il nuovo social di riferimento per i consumatori più giovani, i simboli di questo incremento dell’online, e con loro le nuove personalità di riferimento. Tra quest’ultime compaiono Sabrina Bohson, la cosiddetta Tube Girl di TikTok, Amelia Dimoldemberg, intervistatrice social che di recente si è occupata di intervistare gli ospiti del backstage di Gucci, e Gaastad Guy, divenuto noto per le sue imitazioni social. Sono loro i protagonisti delle scene virtuali dei grandi nomi del lusso, da Gucci a Fendi investono sul loro share.
Brand e consumatori
Alla fine se l’industria non volesse innovarsi non ci sarebbe una crescita dei profitti. Quello stesso guadagno che poi viene utilizzato per incrementare le connessioni con i propri clienti che ricercano nuovi valori. La nuova parola che quest’ultimi ricercano è proprio l’autenticità, quando questa significa vicinanza tra maison e pubblico. E se il lusso è sempre più vicino al suo pubblico grazie anche al digitale, l’acquisto virtuale deve saper ridurre le distanze fisiche.
Luca Cioffi
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