E venne il giorno: film dal grande potenziale, ma…

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Di Redazione Metropolitan

22 aprile. E venne il giorno, film di M. Night Shyamalan, sarà trasmesso su Rai4 in prima serata (21 e 20). Ecco tutto ciò che c’è da sapere sul film, che risulta particolarmente adatto durante il lockdown da Sars-CoV-2, e scoprirete in che senso.

E venne il giorno di M. Night Shyamalan: trama

In tutto il mondo le persone stanno cadendo in uno stato confusionale che ha come apice il suicidio. Il primo pensiero va a un attacco terroristico su base batteriologica e chimica, ma nulla è dato per certo e nessuno ha ancora trovato la risposta. Mentre questa strana epidemia di suicidi si diffonde in tutto il mondo, lo spettatore segue le vicissitudini di una famiglia che fugge da New York e da una epidemia a cui nessuno sa ancora bene come reagire.

Perché E venne il giorno era una buona idea…

E venne il giorno nasce da una idea di M. Night Shyamalan, che cercò di proporre a più di un produttore questo soggetto con al centro una neurotossina potente e misteriosa in grado di condurre verso azioni non propriamente amene gli esser umani. Questa idea aveva e ha tuttora del potenziale, tanto che – come sappiamo tutti – non è mai stato un problema di Shyamalan l’originalità o il potenziale di un progetto. Il problema del regista però, noto ormai da anni per il suo successo con Il Sesto Senso e con la pellicola Unbreakable, è il non riuscire sempre a dare forza narrativa ai suoi soggetti che magari partono anche da premesse buonissime.

Questo è il motivo per cui Signs, altro film di fantascienza dell’autore e regista con Mel Gibson e Joaquin Phoenix come personaggi protagonisti, poteva essere un film bellissimo, ma niente… ci becchiamo un film tra misticismo spicciolo cristiano protestante e alieni alquanto poco lungimiranti. Tutto a posto.

La storia dietro E venne il giorno, o meglio, il suo escamotage narrativo, era davvero promettente. E sviluppata in determinati modi sarebbe potuta essere davvero un colpo di scena geniale da sfruttare al massimo in tutti i modi. Aveva del potenziale, un potenziale che è tipico di tutte le storie del regista Shyamalan, e che risulta tuttora come un qualcosa dal grande impatto narrativo. Un tema poi quello affrontato che ci riconduce in un modo o in un altro a temi molto forti adesso che affrontiamo la pandemia da Sars-CoV-2.

Il tema della natura (entità astratta e vasta) che si prende i suoi spazi. La tematica del danno che con la nostra sola presenza incontrollata come specie umana attuiamo nei confronti della natura come sistema mondo. Il tema anche del sistema mondo che è ancora non completamente comprensibile e non è nel suo insieme conoscibile al cento percento. Sono tutti temi che, per quanto anche abusati e ridondanti, parlano molto di realtà che affrontiamo tutti i giorni. Dal riscaldamento globale al disboscamento incontrollato. Dall’inquinamento alla sovrappopolazione mondiale di alcune specie, tra cui anche la nostra. Il soggetto poteva davvero avere un potenziale, però vi erano dei problemi con cui nessuno può venire a capo facilmente senza i giusti strumenti.

… e perché E venne il giorno è stato un disastro

Il film è stato un disastro. E probabilmente la casa di produzione che alla fine ha deciso di produrlo dando speranza al suo autore si è avidamente mangiata le mani. Il problema poi, in tutto questo, non era il tema principale della pellicola. Quello poteva ancora andare, aveva del potenziale come abbiamo detto prima. Il problema però era tutto il resto, un resto che non fungeva solo da contorno, ma che era alla base della struttura stessa di un film. I personaggi sono descritti in modo pessimo, e fanno anche azioni senza senso o sciocche, non giustificabili solo da un punto di vista di panico generale in una situazione pericolosa e misteriosa. Sono personaggi odiosi, ma non odiosi come un buon personaggio scritto bene, sono odiosi perché sembrano irreali, stupidi, e assolutamente privi di senso.

Il protagonista, interpretato da Mark Wahlberg, sembra stare alle prime armi in fatto di recitazione. E non è neanche troppo colpa sua, perché si nota come il problema sia proprio nella scrittura e nella caratterizzazione dei personaggi stessi.

I tempi anche poi (intendo i tempi della tragedia e delle emozioni contrastanti) sono gestiti male. E venne il giorno è un film che non balla, saltella in modo poco armonico tra una emozione e l’altra. Una danza così poco armoniosa da farti ridere per le espressioni di disperazione dei personaggi, invece che farti disperare con loro. Non funzionano i personaggi, non funzionano i tempi, non funzionano le frasi fatte sulla scienza e la natura che sembrano essere uscite da un bacio perugina. E finisce che ti sta simpatico il vivaista che compare più o meno a metà del film, che, nelle sue spiegazioni su come agiscono le piante da un punto di vista biochimico, sembra sicuramente una persona più affidabile del protagonista immerso nella sua autoreferenzialità da “faccio tutto io, anche se non so fare niente e non so niente”.

Ode al vivaista weirdo, o come ho imparato a non preoccuparmi e ad accettare i Razzie Awards

Il film E venne il giorno (in originale The Happening), fu un disastro così clamoroso dal punto di vista artistico (il pubblico i suoi incassi glieli ha fatti fare, forse sempre nella speranza di ritrovare un nuovo Il Sesto Senso…) che ebbe molte nomination ai Razzie Awards 2008. I Razzie Awards, per chi non lo sapesse, sono un premio istituito dal giornalista John J. B. Wilson nel 1981, e le sue premiazioni precedono il giorno delle assegnazioni dei Premi Oscar di un giorno. Durante l’edizione dedicata alle opere più brutte e atroci del 2008, E venne il giorno ebbe una quantità di nomination da record:

  • E venne il giorno fu nominato come Peggior film.
  • Il film E venne il giorno ebbe una nomination come Peggiore attore protagonista destinata a Mark Wahlberg.
  • M. Night Shyamalan ottene una nomination come Peggior regista sempre per il film del 2008.
  • E sempre M. Night Shyamalan ottene un’altra nomination per E venne il giorno, questa però per la Peggior sceneggiatura.

Non male, eh? Però vi assicuro che il soggetto era promettente, il problema era… ehm… come dire… tutto il resto.

E venne il giorno di M. Night Shyamalan: il cast e gli attori

  • Mark Wahlberg interpreta Elliot Moore insegnante liceale di scienze che in E venne il giorno scappa con la sua famiglia dalla strana pandemia;
  • Zooey Deschanel interpreta Alma Moore, la moglie di Elliot Moore;
  • John Leguizamo interpreta Julian, amico di Elliot Moore;
  • Ashlyn Sanchez interpreta Jess, la giovane figlia di Julian, amico della coppia di protagonisti;
  • Frank Collison interpreta il vivaista che installa nel protagonista il primo dubbio sull’origine della neurotossina che porta le persone al suicidio;
  • Victoria Clark interpreta la moglie del vivaista che, per quanto personaggio singolare, sembra avere le teorie più puntuali sull’origine della neurotossina

di Eleonora D’Agostino

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