Elettra Lamborghini sulla sorella segreta: “Flavia ha ottenuto il mio DNA illegalmente da una cannuccia”

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Di Redazione Metropolitan

Flavia Borzone fa l’estetista e vive a Napoli, ha 31 anni e già qualche tempo fa aveva rivolto un appello alla presunta sorella Elettra Lamborghini per incontrare Tonino. “Elettra, mettiti nei miei panni e aiutami a sensibilizzare tuo padre – aveva scritto in una lettera pubblicata su Nuovo -. Vorrei parlare con lui e scoprire la verità. Credo sia l’unica via possibile. Ho provato tante volte a contattare Tonino Lamborghini privatamente – aveva spiegato -, senza coinvolgere né avvocati né giornali, ma da lui non ho avuto risposta. Ho pure contattato sua moglie, ma mi ha risposto che lui non voleva avere alcun colloquio con me”.

In tv e su una rivista di gossip Flavia Borzone aveva dichiarato di essere la sorellastra dalla cantante Elettra Lamborghini: sua madre avrebbe avuto una liason con Tonino Lamborghini da cui sarebbe nata lei. L’imprenditore bolognese, figlio dell’imprenditore Ferruccio Lamborghini (fondatore dell’omonima azienda automobilistica) aveva negato il tutto, vincendo una causa civile contro le due per diffamazione.

La svolta della “sorella” Flavia con il test del dna preso da Elettra Lamborghini

Ma adesso è arrivato il colpo di scena in tribunale: dato che Tonino Lamborghini si era rifiutato di sottoporsi al test, le due donne hanno ingaggiato quattro investigatori privati per le indagini difensive. Così, sono riuscite a ottenere il dna di Elettra, prelevato dalla cannuccia di un frappè che la cantante aveva bevuto ad un evento pubblico. Il risultato del test, certificato dal docente dell’università di Modena, evidenzierebbe come Elettra e Flavia hanno in comune un genitore, che servirà in particolare per un secondo processo, quello che si celebra per competenza al tribunale di Napoli con la causa per il riconoscimento della paternità.

Tonino Lamborghini ha diffuso una nota, riportata dal Corriere della Sera, in cui commenta il colpo di scena arrivato nel processo che vede imputate per diffamazione la stessa Flavia Borzone e sua mamma, Rosalba Colosimo.

Lamborghini contesta quell’esame del Dna, si legge nella nota, perché «fondato su campione carpito subdolamente a mia figlia legittima, ma anche eseguito illecitamente tantoché il giudice penale non ne ha acquisito il deposito». 

Il test del Dna

Flavia Borzone in tribunale a Bologna ha rivelato di aver fatto eseguire un test del Dna da un campione prelevato da un investigatore privato su una cannuccia utilizzata da Elettra Lamborghini. Il test è stato eseguito da un professore di geneticà dell’Università di Ferrara, e il risultato accerterebbe un legame di parentela tra la cantante e la 36enne napoletana. «Inutile dire come questa situazione stia causando a me, alla mia famiglia ed ai miei interessi pubblici e privati notevoli disagi» prosegue la nota di Tonino Lamborghini.

A portare in tribunale Flavia Borzone e sua mamma, Rosalba Colosimo, è stato proprio Tonino Lamborghini. L’imprenditore non smantisce di aver avuto una breve relazione con la donna, ma nega categoricamente che possa esserne nata una figlia. Le due sono state citate per diffamazione, dopo aver rilasciato dichiarazioni ai media sulla vicenda. «Decaduti i termini per disconoscere la paternità di chi per trent’anni l’ha allevata e mantenuta, a seguito dell’entrata in vigore di una nuova legge che modificava la precedente, la signora Borzone – ricostruisce la sua verità Lamborghini – improvvisamente agiva in giudizio per il disconoscimento della paternità. Oltre all’azione legale, la signora Borzone si è resa protagonista in più occasioni di comunicazioni pubbliche (media) e private diffamatorie tanto da costringermi a difendermi in sede giudiziaria».