Elezioni di metà mandato: Biden non dorme sogni tranquilli

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Di Redazione Metropolitan

Come di consueto, due anni dopo le presidenziali, negli Stati Uniti si verificano le mid-team elections. Si tratta di elezioni di metà mandato che costituiscono un segnale del gradimento o meno della politica attuata dal presidente in carica fino a quel momento. A essere nominati in queste elezioni, sono i 435 membri della Camera dei rappresentanti. Il presagio, è che il prossimo 8 novembre, giorno previsto per le mid-team elections, si manifesti una perdita consistente di consensi per l’attuale Presidente Biden.

I passi falsi del presidente Biden

Le tensioni della Casa bianca non lasciano indifferente l’opinione pubblica, che da quanto emerge nei sondaggi, non nutre più una grande stima nei confronti dell’operato del presidente Joe Biden. Come testimonia il titolo di lunedì scorso del New York Times, Vittorie segnate da passi falsi, sembrano essere troppi gli errori dell’attuale amministrazione statunitense. Si legge nel quotidiano che la gestione pandemica ha mostrato carenze governative, sia nell’applicazione dell’obbligo di passaporto vaccinale, che nell’esitazione mostrata nell’imporre l’obbligo della mascherina. Inoltre, gli Stati Uniti considerano uno schieramento di forze militari nell’Europa orientale, decisione in controtendenza rispetto alla politica pacifista precedentemente adottata da Biden. Queste decisioni, arrivano proprio dopo il fallimento delle trattative condotte con incontri personali fra il Ministro degli esteri russo e il Presidente americano.

Questi avvenimenti, sommati alle numerose gaffe del presidente, non ultimo l’insulto rivolto a microfoni accesi a un giornalista, fanno scendere repentinamente i consensi nei confronti del presidente, ironicamente soprannominato in Europa Sleepy Joe, a causa del “pisolino” che ha fatto pubblicamente all’apertura della Cop26, Conferenza internazionale sul clima.

Gli errori più umani che generano risate negli osservatori mondiali, sommati ai passi falsi mostrati in politica interna e estera, fanno preoccupare i democratici americani, che potrebbero incorrere in una perdita di consensi non indifferente.

Michela Foglia

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