Elvis Presley, il Re del rock n’ roll che ha segnato il Novecento

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Di Redazione Metropolitan

“Prima di Elvis non c’era niente” (John Lennon) “Ascoltare Elvis per la prima volta fu come scappare di prigione” (Bob Dylan) Queste celebri frasi pronunciate da due tra i più famosi e importanti esponenti del panorama musicale internazionale, aiutano a capire l’immensità della figura di Elvis Presley. Una leggenda del rock che ha segnato indelebilmente il futuro di questo genere. Senza di lui molto probabilmente il rock sarebbe rimasto relegato ad una nicchia ristretta e alla cultura della musica nera, essendo un genere che nasce come evoluzione di questa. Grazie ad Elvis, invece, si infrangono le barriere e i confini. Il rock and roll diventa uno dei generi più amati e ascoltati in assoluto.

Elvis Presley conta più di un miliardo di dischi venduti in tutto il mondo ed è uno degli artisti che continua a vendere quantità esorbitanti anche dopo la morte. E’ l’unico artista ad essere inserito in ben quattro Hall of Fame (rock, gospel, country e rockabilly) e ogni anno milioni di fan sparsi per tutto il mondo continuano a commemorarlo e celebrarlo attraverso i festival. Addirittura, la parola “Elvis” è una delle password più usate per i computer. Insomma, una fama e un successo incredibili. Quasi difficili da immaginare. 

Elvis, il primo teen idol

Elvis Presley ha incantato il mondo pur non esibendosi mai al di fuori degli Stati Uniti. Questo dimostra quanto la sua musica sia capace di farsi strada, attraversare oceani e continenti, fino a giungere al cuore di ogni ascoltatore. La voce così profonda, innovativa, rotonda e avvolgente era talmente incisiva e indimenticabile che riuscì a comunicare con i giovani. Prima di lui, in effetti, la musica si rivolgeva prettamente ad un pubblico adulto.

Elvis invece divenne il primo vero e proprio teen idol. Le sue movenze, i ritmi e le melodie rivoluzionarie fecero scalpore e aprirono immediatamente una breccia nel cuore dei giovani fan. Elvis scatenò una vera e propria febbre, un’ossessione, tanto che si manifestarono episodi di isteria collettiva. L’affascinante cantante fu persino vittima di aggressioni da parte di fidanzati gelosi.

Il merito di Elvis Presley

Il merito di Elvis fu quello di cavalcare l’onda di una crisi della società americana che era ormai alle porte: il conformismo, la moralità delle vecchie generazioni cominciavano a scricchiolare inevitabilmente, sebbene il razzismo fosse ancora una piaga sociale. Elvis però non si rifiutava né tantomeno si vergognava di frequentare comunità nere, e fu grazie alla sua opera se il genere del rock venne portato alla ribalta. Elvis contribuì, così facendo, al successo di grandi artisti come Chuck Berry, Little Richard, Arthur Crudup.

Per via delle sue movenze definite oscene dalle associazioni religiose, venne spesso accusato di satanismo. Ma ciò che è geniale, ciò che è rivoluzionario non può essere fermato. Elvis Presley ha segnato inevitabilmente il corso del Novecento e il futuro della storia, tanto che è legittimo chiedersi come sarebbe il panorama musicale senza di lui. La sua voce (che riusciva a raggiungere un’estensione di tre ottave!) ha ispirato numerosissimi artisti tra i quali Bruce Springsteen, Roy Orbison, Cher, Adriano Celentano, gli U2, Little Tony, Ligabue e Bobby Solo. Elvis Presley è una leggenda che non morirà mai.

Giulia Scialò

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