EV | NIO arriva al Nasdaq, inizio di una nuova era?

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Di Redazione Metropolitan

Mercoledì scorso NIO è ufficialmente sbarcata in borsa. La start-up cinese fondata da William Li nel 2014 è il secondo produttore di EV quotato al Nasdaq. Il primo? La sua più grande rivale: Tesla.

Sei mesi dopo l’annuncio ufficiale, ecco il tanto atteso arrivo di NIO in borsa. La società cinese con sede a Shanghai ha finalmente coronato il suo sogno: la quotazione in borsa. Nei mesi scorsi vi abbiamo parlato più volte di questa start-up che, in soli quattro anni, ha raggiunto un traguardo inimmaginabile per le concorrenti. Una realtà giovane e dinamica, non solo conosciuta per la partecipazione alla Formula E.

NIO in borsa – una successo parziale

La quotazione in borsa è avvenuta mercoledì 12 settembre al NASDAQ. Nel documento informativo di quotazione il prezzo indicato era compreso tra i 6.25 e 8.25 dollari ad azione. Nella migliore delle ipotesi, NIO avrebbe potuto raccogliere circa 1.8 miliardi di dollari. La quotazione, però, non ha sortito gli effetti sperati. Le azioni sono state quotate a 6.26 dollari, ai limiti del lower end. La raccolta complessiva è stata di circa un miliardo di dollari.

Bloomberg
Andamento del prezzo delle azioni al momento della quotazione. Il prezzo è calato immediatamente per poi assestarsi a fine giornata sui 6.60$ – Photo Credit: Bloomberg Finance

La prima giornata in borsa è stata caratterizzata dall’incertezza. Prima il forte crollo fino a 5.35$, poi una rapida ripresa fino ad una chiusura in rialzo del 5.4%. Le turbolenze della prima giornata si sono confermate nei giorni successivi. Nella seconda giornata di negoziazione, per esempio, il titolo ha registrato alla chiusura delle contrattazioni un +76%. Questo continuo rally in borsa non ha che alimentato l’incertezza sia su NIO stessa che sui produttori di auto elettriche.

Molti esperti hanno sollevato dubbi circa la capacità di raccolta di capitale queste start-up. Malgrado i grandi investitori alle spalle (Tencent e Lenovo in primis), NIO non ha ottenuto quel successo che si aspettava. La raccolta di solo il 60% del capitale previsto dimostra grande incertezza verso queste giovani realtà. Tuttavia, come sottolineato da Steve Man, analista per Bloomberg Intelligence ad Hong Kong, “gli investitori hanno una buona propensione al rischio per il fiorente mercato delle EV in Cina”.

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La dirigenza di NIO ed alcuni dei suoi principali investitori all’approdo in Borsa – Photo Credit: NIO

Per questo motivo, parlare di insuccesso è eccessivo. Le prospettive ed i grandi investitori nel mercato EV non mancano e, con il graduale ingresso delle principali case automobilistiche mondiali, lo sviluppo non mancherà. Porsche, BMW, Audi, Volkswagen, Jaguar e Ford aiuteranno a costruire un buon livello di fiducia verso il settore.

NIO – Simbolo di una Cina che si elettrifica

Quando si parla di auto elettriche il primo nome che viene in mente è certamente Tesla. La società californiana gode di una posizione molto importante nel mercato grazie anche ad una visione fuori dal comune improntata al futuro. Tuttavia, Tesla non è l’unica realtà. Il futuro dell’elettrico non si trova in California, ma a circa 6000 miglia: a Pechino.

Le vetture NIO davanti alla sede della borsa di New York – Photo Credit: NIO

Esistono circa 300 start-up cinesi che si stanno concentrando sulla produzione e sviluppo di veicoli elettrici. Tra le principali realtà del mercato si annoverano: Chery Automobile Cy, BYD, Geely, Beijing Electric Vehicle Corp, Shanghai Auto, Byton, Xiaopeng e Iconiq. Sconosciute? Non proprio. Basti pensare che Geely è proprietaria di Volvo, London Taxi, Lotus, Polestar e del 49,9% di Proton. Shanghai Auto? Produce e commercializza veicoli utilizzando brand Volkswagen e General Motors. Non proprio gli ultimi arrivati nel settore.

Attualmente in circolazione ci sono circa 3 milioni di auto elettriche di cui 2/3 prodotte ed utilizzate in Cina. La produzione di veicoli elettrici nel paese asiatico è in continua crescita, con ben 500.000 nuove autovetture realizzate solamente nel primo semestre del 2018. La crescente domanda di auto e delle politiche governative favorevoli hanno incentivato questo fenomeno.


Crescita attesa per i prossimi anni prevista sulla produzione e vendita di veicoli elettrici nelle principali città cinesi – Photo Credit: Bloomberg

Le principali città cinesi stanno adottando delle restrizioni sulle auto alimentate a benzina promuovendo l’acquisto di vetture elettriche. Queste città stanno lavorando per ridurre gradualmente la produzione di auto a combustione interna in favore di vetture elettriche ed plug-in hybrid. Obiettivo? Arrivare al 20% delle vendite nel 2025. Un obiettivo ambizioso che, però, potrebbe essere raggiunto se mantenute queste premesse.

Non si tratta esclusivamente di combattere l’inquinamento. La questione economica è sempre in primo piano. La Cina è la maggior produttrice di batterie per le vetture elettriche ed ibride, fattore di grande importanza. Per di più, queste politiche incentivano le start-up locali contribuendo allo sviluppo dell’economia locale. Le premesse per una Cina sempre più verso l’elettrico ci sono: quanto influirà a livello globale?

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