Helmut Marko e Franz Tost non sono contenti dell’operato di Brendon Hartley. L’austriaco starebbe pensando di sostituirlo già a metà della stagione in corso. Sono molti i papabili per il secondo sedile della scuderia faentina. Tra tutti, spicca un nome che ha già calcato le piste del mondiale di F1: Robert Kubica.
Il vertice Red Bull non è soddisfatto dei risultati di Brendon Hartley; il confronto con il suo compagno di squadra è impietoso, avendo conquistato un solo punto iridato contro i 18 di Pierre Gasly.
Dalla sua il francese, classe 96 e vincitore del titolo in GP2 nel 2016, ha il fattore età; è di 7 anni più giovane rispetto al neozelandese ed ha ampi margini di crescita.
Al contrario, Hartley, sembra non essersi mai adattato completamente alle monoposto dalle ruote scoperte. Lui che, fino a poco tempo prima, era pilota Porsche nel campionato WEC. Con il team di Stoccarda, ha vinto il titolo piloti nel 2015 e nel 2017.

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Nella lista dei papabili per un posto in Toro Rosso ci sono, oltre a Kubica, alcuni piloti giapponesi, in particolare Nobuharu Matsushita, ‘sponsorizzati’ dalla Honda, che fornisce la PU alla scuderia faentina.
Ci sono poi Pascal Wehrlein, certamente non contento del trattamento Mercedes, visto che la casa dalla stella a tre punte lo ha ‘retrocesso’ nel campionato DTM, e Antonio Giovinazzi, che al momento si divide tra Ferrari, Haas e Sauber-Alfa Romeo.
Franz Tost sembrerebbe intenzionato a promuovere Sean Geleal da collaudatore a pilota titolare, ricalcando la politica di giovani piloti esordienti, intrapresa dalla casa madre qualche anno fa.
Eppure Helmut Marko sarebbe disposto ad affidare la monoposto all’esperto pilota polacco.
Kubica non ci penserebbe due volte nell’accettare questa sfida, visto il suo attuale ruolo di collaudatore alla Williams. Williams che dispone di una vettura non competitiva e che non consente a Robert di esprimere al meglio il suo potenziale.

Passando alla Toro Rosso, quindi, oltre al posto di titolare in griglia che manca dalla gara di Abu Dhabi nel 2010, troverebbe una monoposto migliore, rispetto alla FW41. Inoltre la scuderia di Groove sta attraversando un momento di crisi tecnica profonda, culminata con il licenziamento del capo dell’aerodinamica Dirk De Beer.
A guadagnarci sarebbe anche la scuderia di Faenza, che potrebbe disporre così di un pilota di esperienza, ricordando le sue 77 partecipazioni in GP di F1, con i suoi 12 podi, 1 pole position e 1 vittoria, quella al GP del Canada del 2008.

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Il polacco potrebbe quindi confrontarsi con un pilota di una generazione differente rispetto alla sua, potendo così misurare il suo grado di competitività con un pilota dalle buone prospettive come Gasly.
Un ritorno da titolare, il suo, che sarebbe il coronamento di un sogno di una persona che ha superato mille difficoltà e che, addetti ai lavori e non, davano per spacciato, dopo il suo terribile incidente al Rally di Andora del 2011.
I tifosi, non solo di Kubica, ma anche dell’intero Motorsport, se lo augurano di certo.
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