F1: Wolff e la decisione su “Drive to Survive”

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Il team principal Mercedes, Toto Wolff, ha preso le distanze dalle dichiarazioni di Verstappen in merito alla serie Tv affermando che la sua squadra parteciperà.

Le opinioni dei protagonisti su “Drive to survive”

Negli ultimi giorni, prima del GP di Austin, la serie Tv targata Netflix è diventata un elemento di dibattito nel paddock. Max Verstappen, vincitore in Usa, ha dichiarato di non voler prendere più parte alle riprese della serie Tv (arrivata alla quarta stagione) perché colpevole di simulare realtà inesistenti. “Drive to Survive” è stata accolta positivamente negli Stati Uniti e, anzi, ha fatto accrescere la popolarità della F1 nel paese a stelle e strisce. Quella del pilota Red Bull, assente pertanto nella nuova stagione, è stata una decisione condivisa anche da altri suoi colleghi. La Mercedes, invece, parteciperà alla serie Tv e Toto Wolff ha così affermato: All’inizio non avevamo intenzione di partecipare perché volevamo concentrarci sulla nostra attività in pista, ma mi sbagliavo. In tutto il mondo è stato il documentario numero 1 di Netflix per un po’ di tempo, ed è divenuto parte della Formula 1“.

Wolff su Verstappen

Il team principal Mercedes non ha puntato il dito contro l’olandese circa la sua decisione e ha spiegato così la motivazione che lo ha spinto a continuare nel documentario Netflix: “Dobbiamo rimanere fedeli ai valori dello sport e di questa competizione, senza trovare espedienti. Ma è pur vero che la competizione è anche sinonimo d’intrattenimento e il feedback che riceviamo dagli appassionati è enorme“. Le parole di Wolff sono veritiere: i fan e la passione nei confronti della F1 sono notevolmente aumentati dopo la messa in onda di “Drive to Survive”, specialmente in Usa. “Mi è piaciuto rimanere imbottigliato nel traffico per un’ora per raggiungere il circuito“, ha aggiunto scherzando il numero 1 Mercedes. “All’estero facciamo già molto bene, ma qui negli Stati Uniti questo è solo l’inizio“.

Lorenzo Tassi

Seguici anche su https://www.facebook.com/metropolitanmagazineitalia