Fabio Quartararo, crisi e polemica: “Sette piloti per Pecco…”

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Di Redazione Sport

La crisi è arrivata. Fabio Quartararo e la sua Yamaha hanno dimostrato di non essere più performanti come la prima parte di stagione. Dopo un avvio piuttosto negativo, infatti, il campione del mondo aveva accumulato un discreto vantaggio (complice anche il periodo di appannamento dei diritti concorrenti) sugli inseguitori e sembrava potesse arrivare, facilmente, alla conquista del secondo titolo iridato della MotoGP. Poi le vittorie, a raffica, della Ducati di Francesco Bagnaia hanno rimesso in dubbio tutto riaccendendo la corsa alla testa della classifica piloti. Nervosismo e preoccupazione, adesso, si sono impossessate dei pensieri del transalpino che ha lanciato una piccola, ma penetrante, stoccata alla flotta al servizio di Borgo Panigale.

Le parole di Fabio Quartararo

MOTOGP Fabio Quartararo
(Photo credits: MotoGP)

Un pizzico di nervosismo fa sempre bene. Ma non c’è nessuna ragione per avere paura: Pecco è il più pericoloso dei miei avversari, va molto veloce. Però anche io. Non faccio calcoli, non è ancora il momento: mancano 6 gare, 30 punti di vantaggio possono finire rapidamente. Meglio concentrarmi su me stesso. Serenamente. Il gioco di squadra lo comprendo, se parliamo di team ufficiale: Miller che dà una mano a Pecco, così Morbidelli può fare con me – alcune delle dichiarazioni di Fabio Quartararo di Yamaha ai microfoni de La Repubblica. Non mi sembra invece normale che un’azienda dica a 7 altri piloti di aiutarne uno. Però non voglio entrare in queste cose, e comunque non avrei nessun potere per cambiarle: posso solo cercare di stare davanti a tutti. Marquez? Di lui mi fa impressione soprattutto la forza mentale. Secondo me è già pronto per vincere, il prossimo anno sarà un campionato molto interessante: Aleix Espargaró e Viñales con l’Aprilia continuano a progredire, Bastianini se trova continuità può vincere il titolo. Poi Pecco, e Marc. Sarà un vero spettacolo“.

(Photo credits: MotoGP)

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