Fellini Museum, “un museo vivo per sognare con Fellini“. A Rimini, a Castel Sismondo, nasce un museo interamente dedicato al maestro indiscusso del cinema italiano.  Nelle sale ci sono cimeli, oggetti di scena e tantissimi filmati.

Turisti in coda fino a tarda notte per visitarlo, tanto che il Comune è stato costretto a tenerlo aperto fino alle 3 di notte. E le visite guidate gratuite previste da oggi a domenica sono già tutte esaurite. Marco Bertozzi è il curatore del museo insieme ad Anna Villari. Dice del museo “qui lo spettatore diventa spettautore, sceglie cosa vedere e approfondire, creandosi il suo percorso felliniano”.

Tante installazioni interattive e multimediali, il fiore all’occhiello del museo, realizzato da Lumiére su progetto di Studio Azzurro. Per dare soltanto un’idea: a Castel Sismondo sono montati 33 proiettori e 50 schermi. Sedici le sale ricavate all’interno della rocca. Nella prima si racconta il Fellini degli esordi, disegnatore e vignettista, poi ecco la stanza dedicata a Giulietta Masina, moglie, attrice e musa del Maestro, tra filmati, foto e la ricostruzione del motofurgoncino di Zampanò. In ogni sala tante proiezioni e le installazioni multimediali.

Varie stanze celebrano attori e collaboratori di Fellini. Tre su tutti: Tonino Guerra, a cui è dedicata la mostra temporanea, Marcello Mastroianni, Anita Ekberg. Si intitola “La sognante” la sala per la Ekberg: una grande statua riproduce l’attrice distesa in una scena de “La dolce vita“, accompagnata da filmati e disegni. Molto interessanti anche le sale dedicate al rapporto tra Fellini e il mare, alla musica dei suoi film, con le partiture originali di Nino Rota esposte e le colonne sonore in sottofondo, ai costumi di Roma e Casanova. Una delle stanze più curiose è quella dove poter vedere i provini dei tanti che si candidavano a comparse per i film di Fellini. 

Ad accogliere i visitatori all’entrata c’è un gigantesco Alberto Sordi. Sorride sornione dall’altalena, nei panni de “Lo sceicco bianco“, appena si entra a Castel Sismondo. Alcune sale sono ancora in fase di completamento, come le sale al Fulgor, dove ammirare manifesti, locandine dei film e tanti filmati. Qui il percorso espositivo non è ancora finito. Da lunedì riprenderanno i lavori e sarà completato a settembre.

Ilaria Festa

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