Marcello Mastroianni: 24 anni dalla sua morte

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Di Redazione Metropolitan

Marcello Mastroianni è stato, indubbiamente, il più grande attore italiano di tutti i tempi. Icona dei film di Federico Fellini – e indimenticabile in quelli accanto a Sophia Loren – ha saputo destreggiarsi tra generi differenti, i più disparati: dal comico al drammatico, è stato indubbiamente un’eccellenza italiana.
Sono 24 anni dalla sua morte, avvenuta nel 1996 a Parigi a causa di un grave cancro al pancreas. Il nostro pensiero è rivolto, oggi, ad una persona che il cinema – e l’Italia tutta – non potrà mai dimenticare.

Marcello Mastroianni e Federico Fellini: capolavoro italiano

Federico Fellini e Marcello Mastroianni - photo credits: CiackClub
Federico Fellini e Marcello Mastroianni – photo credits: CiakClub

L’attore è una vera e propria istituzione, non solo per il suo talento ma, in senso stretto, per i film diretti da Federico Fellini. Quintessenza del cinema italiano, Fellini ha visto Marcello Mastroianni protagonista di molti dei suoi film. Quando fu scritturato per “La Dolce Vita“, in realtà, l’attore non conosceva neanche il copione. Fellini scelse proprio lui perché, a differenza di altri, Marcello aveva “una faccia qualunque”. Da lì, il legame tra i due è stato indissolubile: Mastroianni ha partecipato a “Block-notes di un regista“, “Roma” (in un cameo, che poi venne tagliato) e “La città delle donne“. Già da “La Dolce Vita”, i due hanno scoperto di essere anime affini. Emblema della svolta, però, è stato : film dalla produzione problematica, il cui titolo viene dalla somma dei film diretti e co-diretti dal regista. Fellini non aveva idea di quello che avrebbe voluto sullo schermo, sapeva soltanto che voleva rappresentare il pensiero di un uomo: il suo. Infatti, Fellini mise in scena la storia di un regista che voleva fare un film, ma non sapeva proprio quale. Guido Anselmi temporeggia, tra ansie ed incertezze, passato e presente. Non sa assolutamente cosa fare e, così, termina la sua carriera cinematografica, assieme alla sua stessa vita. Marcello rispecchiò a pieno l’attitudine del suo personaggio: non sapeva cosa sarebbe successo nella scena successiva. Si lasciò guidare dal regista che, poi, divenne suo amico ed alter-ego.

Sophia Loren: compagna di vita e di scena

Sophia Loren e Marcello Mastroianni in "Ieri, oggi, domani" - Photo credits: Uozzart.com
Sophia Loren e Marcello Mastroianni in “Ieri, oggi, domani” – Photo credits: Uozzart.com

Tra Marcello Mastroianni e Sophia Loren, da subito, c’è stata una grande intesa. Parliamo di una delle coppie cinematografiche più amate e conosciute in Italia, volto di film indimenticabili, tra cui “Matrimonio all’italiana“. I due hanno fatto la storia del cinema, indelebili nell’immaginario collettivo. Segno distintivo del made in Italy, sono stati partecipi di 14 film, nel primo dei quali la Loren non è stata che una comparsa. L’apice del successo arriva con “Ieri, oggi, domani” (1963), con tre episodi ambientati a Napoli, Milano e Roma. Sophia – talentuosa come poche – e Marcello, entrambi irresistibili, fanno sì che il film passi alla storia. La scena dello spogliarello della Loren nel terzo episodio, sotto gli occhi increduli della sua “spalla”, porta a vincere l’Oscar come miglior film straniero. Mastroianni ricorda la Loren con affetto: “quando si lavora con grande affiatamento, non può non nascere un rapporto come tra fratello e sorella“. Viene quasi istintivo affiancare la figura di Marcello Mastroianni a quella di Sophia Loren, anzi, è inevitabile.

Gli ultimi istanti dell’attore

Marcello Mastroianni in “Sostiene Pereira” (1995) – Photo credits: iVid.it

Poco prima della morte, Mastroianni realizzò, durante la lavorazione del suo ultimo film “Viaggio all’inizio del mondo“, una lunga auto-confessione: “Marcello Mastroianni – Mi ricordo, sì, io mi ricordo“, curata dalla sua compagna, considerata da molti il suo testamento spirituale. L’ultimo impegno fu la commedia teatrale “Le ultime lune“.
A causa della malattia, recitava quasi sempre seduto e molte date previste non furono realizzate a causa dell’aggravarsi del suo stato. Dopo un malore, fu l’attore stesso a chiedere di non andare avanti con la tournée. L’ultima rappresentazione fu a Napoli, poi tornò a Parigi. Morì pochi mesi dopo lì, nel suo appartamento, stroncato dalla malattia e assistito da sua figlia, Chiara. Le sue spoglie riposano nel cimitero del Verano, a Roma.

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Luisa Scherillo