Formula 1, Max Verstappen: da giovane talento a campione del mondo

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Di Marco Scalas

Max Verstappen, a bordo della sua Red Bull, ha dominato gli ultimi due campionati mondiali di Formula 1, tenendo fede alle tante aspettative che gravavano su di lui. Già, perché il 25enne olandese ha da sempre le stimmate del predestinato. Suo padre, Jos, è stato un pilota di Formula 1 e anche la madre, Sophie, si è distinta come pilota. Il piccolo Max cresce quindi con la guida nel DNA, e già a 8 anni disputa il suo primo campionato di mini Kart, vincendo tutte le gare del torneo. Nei Kart vince tutto il possibile, infrangendo ogni record, e attirando l’attenzione della Formula 3 nel 2014. Un passaggio breve, dato che le sue qualità non passano di certo inosservate e gli valgono la chiamata della Scuderia Toro Rosso nel 2015, che lo trasforma nel più giovane pilota della storia della Formula 1.

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Verstappen, gli esordi nel mondo della Formula 1

Dopo essere diventato anche il più giovane pilota ad andare a punti, per Verstappen arriva immediatamente il momento del grande salto. Nel 2016, infatti, giunge la chiamata della Red Bull Racing. A Montmelò arriva la prima vittoria in Formula 1, punto di svolta e inizio di una carriera sfavillante e in continuo crescendo. Nell’annata successiva sopraggiungono le vittorie a Sepang e in Messico, mentre nel 2018 ecco altre due vittorie: nel Gran Premio d’Austria e ancora in Messico. Saranno, inoltre, cinque i podi consecutivi nelle ultime gare, che gli consentiranno concludere l’annata al quarto posto. Nel 2019 è ormai tra i piloti più importanti del Circus e centra il record di vittorie in una stagione, tre ( Austria, Germania, Brasile). Inoltre, si accende la rivalità con Leclerc, suo coetaneo a guida della Ferrari e già rivale in passato nei Kart. Chiude la stagione al terzo posto, arrendendosi al dominio Mercedes e soprattutto di Lewis Hamilton.

(Credit foto – pagina Facebook Red Bull Racing)

La consacrazione di Mad Max

Nelle sue prime stagioni in Formula 1, Verstappen viene tacciato di essere un pilota eccessivamente aggressivo e di guidare spesso al limite. Uno stile di guida che è costato all’olandese qualche diverbio con gli avversari nel corso della carriera e che gli è valso il soprannome di Mad Max. Il 2020 prosegue sulla falsa riga della stagione precedente, e nonostante sia costretto al ritiro in cinque Gran Premi, Max riesce a piazzarsi ancora una volta sul podio a fine stagione, grazie soprattutto a tre prestigiose vittorie: Silverstone, Nurbugring e Bahrein. Nel 2021 il talento di Verstappen – grazie anche ad una monoposto pressoché perfetta – esplode definitivamente. L’olandese, per tutta la stagione, ingaggia un duello senza esclusione di colpi con Hamilton. L’inglese vince tre dei primi quattro GP, ma il pilota Red Bull, in virtù della tripletta tra Francia, Stiria e Austria, ribalta le gerarchie.

Il resto della stagione è un continuo battagliare tra il pluricampione inglese e il giovane olandese alla caccia della prima affermazione iridata. L’epilogo, degno di una scenografia da oscar, si ha all’ultimo Gran Premio, quello di Abu Dhabi. Per tutto l’andamento della gara la strategia Mercedes sembra prevalere, con Hamilton che conserva la leadership e un buon vantaggio sul rivale. Al cinquantesimo giro Latifi va in testacoda, e la direzione manda in pista la safety car. Hamilton vede così azzerarsi il vantaggio su Verstappen e la gara riprende proprio all’ultimo giro disponibile, che diventa così decisivo. Max, con gomme soft, attacca in maniera decisa e supera il britannico con agilità, andando a vincere il suo decimo GP stagionale e laureandosi campione del mondo per la prima volta. Un epilogo da sogno per Mad Max, che segna la sua trasformazione da pilota un po’ sopra le righe a vero e proprio asso mondiale capace di non sbagliare più un colpo.

Verstappen, un 2022 da assoluto protagonista

La vittoria di Verstappen nel 2021 modifica radicalmente le gerarchie dei piloti nel paddock. La Mercedes, dopo anni egemonia, esce di scena e – nella stagione appena conclusa – si assiste ad un cambio al vertice. Hamilton – di fatto – passa il testimone al pilota della Red Bull, divenuto ormai un cannibale. Il 2022 dell’olandese è da incorniciare. Nonostante le buone performance della Ferrari di Leclerc nella fasi iniziali del campionato, alla lunga al supremazia del team austriaco viene fuori e – a fine anno – Verstappen lascia solamente le briciole ai rivali. Sono 15 le vittorie su 21 GP disponibili, e 454 i punti accumulati, ben 146 in più del secondo classificato, ovvero il monegasco della Ferrari. Un dominio assoluto, incontrastato, che gli vale il secondo titolo mondiale consecutivo e che lascia a noi la sensazione di essere davanti al nuovo fenomeno della Formula 1, destinato ad aprire una lunga scia di trionfi come successo ad Hamilton prima di lui.

MARCO SCALAS

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Credit foto: Credit foto – Pagina Facebook F1

Credit foto: pagina Facebook Red Bull Racing