Formula 1 | Nigel Mansell: il Leone d’Inghilterra

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Combattente indomito estraneo ai calcoli e alle strategie, Nigel Mansell ha conquistato il cuore di tutti i tifosi per la genuinità e la grinta leonina. Ripercorriamone la carriera nel giorno del suo compleanno!

Nigel Mansell – Nonostante abbia vinto meno di quanto meritasse, Mansell è considerato uno dei primi 10 piloti di Formula 1 di tutti i tempi. Vittorioso con la Williams solo nel 1992, sfiorò per ben tre volte il titolo mondiale nelle stagioni ’86, ’87 e ’91. Spesso schernito nel paddock, lottò col suo personalissimo modo contro illustri rivali del calibro di Prost, Piquet e Senna. La vittoria schiacciante del ’92 ebbe quindi un sapore particolare e rappresentò il coronamento di un sogno inseguito con fatica a dispetto di tutto e tutti.

Mansell dà un passaggio a Senna
Mansell dà un passaggio a Senna – Photo Credit: Twitter @LegendarysF1

Nigel Mansell – La dura strada verso la F1

Nato nel Worchestershire l’8 agosto 1953, Mansell lavorò per undici anni come poliziotto nell’Isola di Man prima di diventare pilota. Debuttò in Formula Ford nel ’76 vincendo il campionato l’anno seguente. Non esitò a vendere la sua casa e a lavorare come lavavetri pur di entrare in Formula 3 iniziando una dura gavetta. Con la March del team di David Price ottenne buoni risultati e così, poco dopo aver subito un pericoloso incidente, venne convocato al circuito Paul Ricard per un test con la Lotus di F1. Partecipò nonostante il dolore e ottenne il posto di collaudatore al fianco dei piloti ufficiali Andretti e De Angelis.

Mansell prova la Lotus 92-Ford
Mansell prova la Lotus 92-Ford – Photo Credit: Wikipedia

Nigel Mansell – Con le unghie e con i denti

Nel 1980 gareggiò sia in F2 che in F3 e venne schierato nella seconda parte di campionato F1 con una terza vettura. L’anno seguente divenne compagno di De Angelis ma fino all’84 si parlò di lui solo per le battutacce che lo riguardavano. Peter Warr, team manager Lotus, diceva di lui: “Finché avrò un buco tra le chiappe, Mansell non vincerà mai!”. Nel 1984 ottenne la prima pole a Dallas ma la gara fu drammaticamente memorabile. Mansell dominò la corsa fino a che un problema alle gomme lo fece superare da molti e l’auto si piantò a pochi metri dal traguardo. Iniziò quindi a spingere l’auto sotto il sole cocente ma cadde a terra svenuto per lo sforzo. A fine stagione Warr lo liquidò per assumere Senna lasciandolo senza vettura.

Mansell stramazza a terra dopo il faticoso GP di Dallas
Mansell stramazza a terra dopo il faticoso GP di Dallas – Photo Credit: motorsportretro

Nigel Mansell – Le vittorie negate

Nel 1985, giunto alla corte di Frank Williams, arrivarono le prime agognate vittorie a Brands Hatch e in Sudafrica. L’anno seguente la scuderia inglese portò la mitica FW11 spinta dal V6 Honda Turbo ed assunse il campione del mondo Piquet al posto di Keke Rosberg. Fu inaspettatamente l’anno di Mansell che, con 5 vittorie, sfiorò il titolo mondiale in Australia solo a causa della foratura di uno pneumatico. 

Si classificò così secondo alle spalle di Prost. Il risultato, suo malgrado, si ripeté l’anno dopo quando, in testa al campionato davanti al compagno Piquet, ebbe un pauroso incidente in cui si fratturò alcune vertebre perdendo la possibilità di concorrere per il titolo. Si racconta che i medici dovettero legarlo al letto per non farlo correre.

Nigel Mansell – Prost l’antipatico

Mansell approdò in Ferrari nel 1989 e ripagò la fiducia datagli dalla scuderia conquistando la gara d’esordio sulla nuova 640 con comandi al volante. Il resto della stagione fu un disastro per problemi alla vettura, fatta eccezione per la tappa in Ungheria che l’inglese vinse su Senna partendo dodicesimo.

https://www.youtube.com/watch?v=3Qfm5wWNXo8

L’anno dopo gli affiancarono Prost e fu subito chiaro che l’inglese ne era sopraffatto psicologicamente. Prost godeva dei favori del team tanto che scambiarono di nascosto le vetture perché il francese credeva che quella di Mansell fosse migliore. La bomba esplose all’Estoril quando Mansell strinse al muretto il francese allontanandolo dal titolo. Per lui quella fu l’ultima gara in Ferrari.

Mansell, Senna e Prost sul podio del GP del Portogallo
Mansell, Senna e Prost sul podio del GP del Portogallo – Photo Credit: Pinterest

Nigel Mansell – E vittoria fu!

Mansell bluffò tutti annunciando il ritiro dalle corse ma nel ’91 lo ritroviamo inaspettatamente in Williams. Un altro campionato, un altro successo sfiorato. E’ nel ’92 che arriva finalmente l’occasione giusta: con la FW14 equipaggiata con sospensioni attive, Mansell vinse 9 GP su 16 fregiandosi finalmente del titolo di campione del mondo.

Nigel Mansell festeggia la vittoria del titolo mondiale
Nigel Mansell festeggia la vittoria del titolo mondiale – Photo Credit: racing5.cl

Nonostante ciò non riuscì a conservare il sedile per l’anno seguente. Sir Frank lo richiamò solo nel ’94 per sostituire il compianto Senna. Riuscì a vincere l’ultima gara in Australia proprio quando il compagno di squadra Damon Hill perse il titolo a causa del famoso contatto con Michael Schumacher. Nel ’95 avrebbe dovuto correre in McLaren ma i molteplici problemi della vettura lo portarono a rescindere anticipatamente il contratto abbandonando definitivamente la Formula 1.

SEGUICI SU: