Formula 1, spie e sospetti: Toto Wolff si è davvero tradito?

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Di Redazione Metropolitan

La clamorosa notizia di un presunto sforamento del budget cap 2021 da parte di Red Bull e Aston Martin arrivata all’inizio del weekend del GP di Singapore della Formula 1 2022 ha fatto esplodere l’intero paddock. Per sapere se davvero i team di Milton Keynes e di Silverstone hanno commesso un’irregolarità e se questi saranno passibili delle sanzioni previste dal regolamento bisognerà attendere mercoledì 5 ottobre dopo che il Cost Cap Administration della Federazione ha rimandato di cinque giorni la comunicazione ufficiale inizialmente prevista per lo scorso 30 settembre. Siamo davanti a una nuova storia di spie all’interno della Formula 1?

FIA e Toto Wolff tra gli accusati: altra storia di spie in Formula 1?

(Credit foto – F1)

Quello che è stato ormai ribattezzato come “il caso Red Bull” ha riportato in auge alcuni sospetti riguardo alla presunta talpa all’interno della FIA che passerebbe notizie riservate alla Mercedes, divampati nella prima parte del Mondiale 2022 e poi lentamente affievolitisi con lo scorrere del tempo.

Se da un lato la notizia del presunto sforamento del budget cap nella stagione 2021 ha puntato tutti i riflettori sulla Red Bull, dall’altro ha fatto sorgere l’interrogativo su come quella notizia così delicata e riservata fosse fuoriuscita dalle stanze della Federazione e arrivata nel paddock della Formula 1 attraverso presunte spie.

Le dichiarazioni di Ralf Schumacher sulla FIA

A tal riguardo Ralf Schumacher, ex pilota di Formula 1 fratello del leggendario Michael e zio dell’attuale alfiere della Haas Mick, nelle sue vesti di commentatore per Sky Deutschland ha posto la questione della fuga di notizie: “A questo punto la struttura di base è sicuramente compromessa, la FIA stessa deve quindi essere sottoposta ad un’indagine perché non deve e non può accadere che fuoriescano notizie così. Semplicemente non deve sfuggire. Quello che succede lì danneggia la Formula 1 e la colpa può essere solo della FIA. Anche la FIA deve essere messa sotto investigazione ed eventualmente punita” ha detto il tedesco durante il weekend del GP di Singapore.

Lo stesso Ralf Schumacher ha poi posto l’attenzione sul discorso fatto da Toto Wolff durante le interviste sul circuito di Marina Bay al venerdì mattina, ossia il giorno in cui la notizia della presunta irregolarità da parte di Red Bull è diventata di dominio pubblico: “Non ho visto quella intervista ma forse dovrei passare del tempo a guardarla, ma a me sembra solo rumore” ha infatti dichiarato l’ex pilota di Formula 1.

L’analisi dell’intervista a Toto Wolff

Analizzando quella intervista i sospetti riguardo la presunta talpa della Mercedes in FIA sono tornati prepotentemente a far capolino nel paddock F1. Secondo diversi analisti infatti Toto Wolff si sarebbe tradito nel momento in cui ha affermato che “la Red Bull è sotto indagine della Federazione da mesi” e che “le voci circolavano da un po’ sul fatto che fossero finiti fuori dai limiti di budget“, cose che in realtà soltanto i membri del Cost Cap Administration, l’organo FIA deputato al controllo del rispetto del budget cap, potevano eventualmente sapere. Anche in questo caso dunque bisognerà attendere il 5 ottobre per capire se davvero la Mercedes ha una talpa all’interno della Federazione Internazionale o se si è solo trattato di una strategia dialettica attuata da Wolff per mettere ulteriore pressione alla FIA sulla questione.

Gabriele Viespoli

(Credit foto – F1)

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