“Vannacci non risponde alla nostra proposta ma ringrazia”, lo scrive il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, sui social network. Fiore, infatti, aveva chiesto nelle scorse ore al generale Roberto Vannacci, finito al centro delle polemiche per il libro “Il Mondo al Contrario”, di candidarsi con il partito.

 “Nella speranza che sia contro la guerra, e contro la follia vaccinale, chiedo a Roberto Vannacci di presentarsi, per Forza Nuova, alle elezioni suppletive di Monza. Un atto di coraggio che lombardi e italiani apprezzerebbero. Gli italiani vogliono una Rivoluzione Italiana”. In ogni caso, scrive ora Fiore, “Monza sarà teatro dello scontro politico culturale: da una parte gli italiani, a favore del senso comune, dall’altra le allucinazioni del potere. Il Popolo contro l’ex gigante buono oggi dr. Stranamore”, conclude riferendosi al ministro della Difesa Guido Crosetto.

Proprio Crosetto torna sulla polemica per dire che “se Vannacci avesse scritto un libro sostenendo tesi opposte a quelle che sostiene in questi, io mi sarei comportato esattamente allo stesso modo, da Ministro. Chi mi attacca, da una parte o dall’altra, si sarebbe comportato all’opposto. Si, siamo diversi, e molto”. 

Nel frattempo, sulla vicenda è intervenuto ancora il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha precisato (ulteriormente) la sua posizione: «Ho chiesto l’avvio, come da prassi, della verifica dei fatti. Il Generale Vannacci potrà, nelle sedi opportune, esprimere le sue ragioni. Solo alla fine delle opportune verifiche interne, che verranno condotte con serietà e scrupolo, e non sull’onda emotiva del momento e delle polemiche di questi giorni, ove venissero ravvisate delle serie e valide contestazioni, ai sensi del Codice dell’Ordinamento militare, verranno avviati i procedimenti disciplinari previsti in ordinamento», ha detto Crosetto. E poi ancora: «Quindi, come si vede, nessuna “punizione” preventiva e nessun desiderio di “giustizialismo”, da parte del Dicastero o del Ministro, ma, come sempre – prosegue – il rispetto delle regole che comporta anche il rispetto delle garanzie per tutti i militari verso cui sono stati avviati accertamenti disciplinare», conclude.