Il 18 maggio dello scorso anno, come un fulmine a ciel sereno, arrivò la notizia della dipartita di Franco Battiato. A distanza di un anno, il panorama internazionale musicale piange ancora il Maestro. Proviamo a ripercorrere la vita di colui che è, a nostro avviso, il cantante italiano più particolare, eclettico ed acculturato in assoluto. Dall’esordio sperimentale alle prime incisioni pop, dall’elettronica all’avanguardia passando dalla musica operistica e sacra, cerchiamo di ripercorrere la sua vita artistica.

L’esordio musicale del Maestro Franco Battiato

Quando il giovane Battiato incominciò a farsi strada nel mondo della musica a fine anni sessanta, nessuno avrebbe immaginato di cosa sarebbe stato capace. I suoi primi lavori, tra il 1971 ed il 1975, sono prodotti dalla Bla Bla Records: “Fetus“, “Pollution“, “Sulle corde di Aries“, “Clic” e “Madamoiselle le Gladiator“. Passa poi alla Ricordi nel 1976 con la quale pubblica altri album poco commerciali: “Battiato“, “Juke Box” e “L’Egitto prima delle sabbie“. In quest’ultimo lavoro in studio, l’omonima traccia dura ben 14 minuti con un solo accordo di pianoforte che si ripete in loop per tutta la sua durata che gli permetterà di aggiudicarsi il Premio Stockhausen. Nel 1979 passa alla EMI, decretando il ritorno alla canzone popolare pur mantenendo vivo il suo interesse per la musica orientale e la musica colta.

Battiato pubblica l’album della svolta “L’era del cinghiale bianco”, un lavoro che spiazza i fan della prima ora in quanto il cantautore siciliano abbandona i cerebralismi e si lascia conquistare dal fascino del sound pop, rivisitandolo in chiave intellettualoide e senza mai abdicare in favore deli gusti e delle mode del momento. L’anno successivo esce “Patriots“, le vendite iniziano ad aumentare così come i fan ma il vero boom commerciale si avrà nel 1981 con la pubblicazione dell’album “La voce del padrone“. Vero e proprio miracolo commerciale firmato Battiato, staziona ai vertici della classifica italiana per circa un anno, vendendo oltre un milione di copie. A seguire arriveranno i lavori “L’arca di Noè“, “Orizzonti perduti“, “Mondi lontanissimi“, “Echoes of sufi dances“, che nonostante un discreto riscontro commerciale non arriveranno al successo dell’album del 1981.

Gli anni 90: dal teatro al ponte per unire oriente ed occidente

Battiato è un fiume in piena, creativamente parlando! Comporre l’opera teatrale “Genesi“, che debutta al Teatro Regio di Parma il 26 aprile 1987. La critica è scettica, i fan in delirio. Continua il suo lavoro di cantautore pubblicando “Nomades“, “Fisiognomica” e il live “Giubbe rosse“. Nel 1991 incide e pubblica “Come un Cammello in una grondaia“. Lavora anche alla seconda opera lirica, “Gilgamesh“, che debutta al Teatro dell’Opera di Roma il 5 giugno del 1992. Il 4 Dicembre dello stesso anno è a Baghdad, per un concerto con l’Orchestra Sinfonica Nazionale Irachena. Franco Battiato vuole gettare un ponte su mondi lontanissimi come quello mediorientale e quello occidentale. Nel 1993 pubblica la sua prima raccolta, “Caffè de la Paix“, miglior disco dell’anno per la stampa specializzata, e debutta la “Messa Arcaica“, composizione per soli, coro e orchestra. Nel settembre del 1994, la Regione Sicilia per l’ottavo centenario della nascita di Federico II di Svevia, li commissiona l’opera “Il Cavaliere dell’intelletto“. I testi sono dell’amico, filosofo e collaboratore dello stesso Battiato Manlio Sgalambro.

Nell’autunno del 1996, passa alla Mercury e pubblica “L’imboscata”, il cui successo commerciale restituisce a Battiato la popolarità raggiunta negli anni passati. L’album contiene il brano “La cura”. La canzone viene certificata disco di platino con oltre 30000 copie vendute e vince il premio come miglior canzone dell’anno. Sull’onda del successo partecipa al Festivalbar e al Concerto del Primo Maggio. Prima di pubblicare il nuovo album, Franco parte in tour, stavolta tocca ai palazzetti, riscuotendo un ottimo successo in termini di pubblico. A Settembre del 1998 esce “Gommalacca“, un album con il quale prosegue il discorso musicale iniziato con “L’imboscata”, arricchendolo di sonorità più dure e spigolose. Ospite di questo album il musicista e cantautore dei Bluvertigo, Morgan. Verso la fine del 1999 viene pubblicata la raccolta di cover “Fleurs“. Tra gli ultimi lavori del millennio del Maestro c’è “Campi magnetici“, che contiene le musiche del balletto commissionate dal Maggio Fiorentino e l’album “Fleurs 3“, il proseguimento del precedente album di cover.

Il nuovo millennio ed i nuovi impegni di Franco Battiato

Battiato comincia il nuovo millennio con un nuovo lavoro sperimentale, “Ferro battuto”. Nel 2003 il cantante posa il microfono per la macchina da presa, girando il film “Perdutoamor” e riceve, dal Presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi, la Medaglia ai benemeriti della cultura e dell’arte. L’anno seguente pubblica il disco “Dieci Stratagemmi”, ispirato al libro “L’arte della guerra”, trattato militare cinese di Sun Tzu. A fine del 2004 presenta un programma culturale in sei puntate: “Bitte, keine réclame”, sul canale satellitare Rai Doc. Nel frattempo, vengono registrati e pubblicati i live: “Last Summer Dance” e “Un soffio al cuore di natura elettrica”, registrato al Nelson Mandela Forum il 17 febbraio 2005.

Il 2007 inizia con la pubblicazione dell’album “Il vuoto”. Due anni dopo esce ancora una raccolta: “Inneres Auge – Il tutto è più della somma delle sue parti”, contenente due brani inediti, alcune cover e nuovi arrangiamenti di alcune hit del passato. Partecipa al Festival di Sanremo 2011 accompagnando l’amico Luca Madonia con il suo brano “L’alieno“. Nell’autunno del 2012 esce il suo nuovo disco “Apriti sesamo” che si aggiudica, con oltre 30 000 copie vendute, il disco d’oro. L’opera è molto polemica e si scaglia contro la classe politica, non mancano le consuete ricerche musicali morali e spirituali.

Nei mesi di luglio e agosto del 2014 promuove un tour di vari concerti presentando un progetto di musica elettronica dal titolo “Joe Patti’s experimental group“. Battiato sale sul palco circondato da sintetizzatori e tastiere. Questi spettacoli sono prodromici all’uscita del relativo album, confermando un ritorno dell’artista alla musica sperimentale. Da febbraio ad aprile 2016 è in tour con Alice: trentadue date quasi tutte sold out. Il 17 settembre 2017 tiene il suo ultimo concerto al Teatro romano di Catania; le ultime quattro date del tour vengono annullate per motivi di salute. Nel 2019 esce il suo ultimo disco: “Torneremo ancora“, pubblicato dalla Sony, dopodiché si ritira dalle scene. Malato da tempo, Franco Battiato si spegne all’età di 76 anni il 18 maggio 2021, nella sua casa di Milo.