Le differenze tra Andersen e Disney

Frozen – Il regno di ghiaccio si ispira liberamente a una fiaba di Hans Christian Andersen: La regina delle nevi. La storia originale, del 1844, è molto diversa dalla versione Disney.

Il freddo è arrivato e Frozen 2 è uscito al cinema, questo sembra proprio il momento perfetto per raccontare ciò che accade nella fiaba di Hans Christian Andersen. La regina delle nevi è una delle storie più lunghe dello scrittore ed è suddivisa in sette parti.

Frozen e La regina delle nevi

Parte 1

La prima parte della storia racconta un antefatto: un troll malvagio crea uno specchio magico. Questo oggetto ha la capacità di far sparire le cose belle e di accentuare quelle brutte. Anche in Frozen sono presenti i troll, ma sono decisamente più amichevoli.

I troll di "Frozen".
Photo credit: dal web

Lo specchio magico si rompe e i frammenti si spargono per il mondo, finendo negli occhi delle persone e dunque corrompendo le loro anime.

Parte 2

Vengono presentati due bambini: Kay e Gerda. I due abitano l’uno di fronte all’altra, sono molto amici e giocano spesso in un giardino di rose. Un frammento dello specchio finisce nell’occhio di Kay e il bambino diventa cattivo con tutti. Un giorno, giocando con lo slittino, Kay rimane attaccato alla slitta della regina delle nevi.

La regina delle nevi e il bambino a bordo della slitta.
Illustrazione di Elena Ringo – Photo credit: Wikipedia

Più che Frozen, questa parte, ricorda un po’ Le cronache di Narnia: la regina incanta il ragazzo facendogli perdere la memoria e costringendolo a seguirla nel suo regno.

Parte 3

Gerda decide di andare a cercare l’amico scomparso. La ragazza parte con una barca, ma presto si arena vicino all’abitazione di una maga. Dopo averle raccontato l’obiettivo della sua ricerca, la maga incanta Gerda facendole dimenticare di Kay, inoltre elimina tutte le rose nei paraggi.
Passa del tempo, Gerda vede un dipinto di una rosa e le ritorna in mente l’amico, così decide di ripartire alla ricerca in autunno.

Parte 4

Durante il viaggio, Gerda viene a sapere che un ragazzo sconosciuto ha sposato la principessa. Ascoltando la descrizione crede che questo sia proprio Kay, ma una volta arrivata al palazzo scopre che non è lui. Dopo aver raccontato il motivo che l’ha portata in quel luogo le viene fornita una carrozza per continuare il suo viaggio.

Gerda parte con la nuova carrozza alla ricerca di Kay.
Illustrazione di Nika Goltz – Photo credit: dal web

Parte 5

Mentre Gerda prosegue a bordo della nuova carrozza, viene attaccata dai briganti. La sua vita è salva solo grazie alla figlia del capo che vorrebbe Gerda come compagna di giochi. Successivamente la ragazza racconta del suo viaggio e della lunga ricerca dell’amico perduto. Viene a sapere che Kay è stato visto in Lapponia con la regina delle nevi.

Parte 6

Gerda si dirige verso il regno della regina delle nevi. Lungo la strada una donna finlandese le dice che non ha bisogno di altri poteri per sconfiggere la regina, oltre a quelli che ha già.

Una delle ultime scene di "Frozen" con Elsa e Anna.
Photo credit: dal web

Qui possiamo notare una vaga somiglianza al finale di Frozen, in cui si rivela che la chiave per sciogliere il ghiaccio è l’amore.

Parte 7

Nell’ultima parte, Andersen racconta cosa è successo a Kay nel frattempo. Il ragazzo è stato costretto a scrivere all’infinito parole con i frammenti di ghiaccio nel regno della regina delle nevi. Si sarebbe potuto liberare solo se fosse riuscito a scrivere la parola “eternità”. Quando finalmente Gerda riabbraccia l’amico, il ghiaccio del cuore di lui si scioglie: Kay piange commosso e il frammento di specchio esce dal suo occhio.
Mentre i due amici ballano felici, la parola “eternità” si forma spontaneamente ai loro piedi e Kay è finalmente libero.

Le differenze con Frozen

Come avrete osservato Frozen è molto diverso dalla storia di Andersen, infatti, piuttosto che scrivere le differenze, facciamo prima a sottolineare i punti in comune.

Le piccole sorelle Anna ed Elsa in "Frozen 2".
Da Frozen 2 – Photo credit: dal web

La ricerca. In Frozen, Anna cerca la sorella maggiore che in un certo senso era prigioniera del freddo proprio come Gerda cerca Kay.

L’amore. Come già sottolineato prima, solo questo è in grado di sciogliere il ghiaccio. Nel film Disney, l’amore tra le due sorelle protagoniste è la chiave per il lieto fine, proprio come l’affetto tra Gerda e Kay.

Le emozioni. Quello che Elsa deve imparare a gestire, più che i suoi poteri, sono le sue paure. Inizialmente vediamo che è una bambina felice e spensierata, ma, dopo il primo incidente, ha paura e si chiude in sé stessa. La regina delle nevi è diventata una donna fredda come il ghiaccio a causa di una delusione d’amore, nel suo regno tutto è congelato: nessuno prova emozioni, neanche tristezza.

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