Va in onda oggi a Rai Tre lo storico programma Che Tempo che Fa, condotto da Fabio Fazio, alle 20:00. Tra gli ospiti della serata ci sarà anche una figura importante, un giornalista e conduttore storico: Gad Lerner.
Gad Eitan Lerner nasce a Beirut il 7 dicembre 1954. È figlio di una famiglia ebraica che si è stabilita in Palestina sin dalla nascita dello stato ebraico. Nonostante le origini medio orientali, Gad si trasferisce e vive a Milano a soli 3 anni. Infatti, nel 1967 chiede la cittadinanza italiana, a cui ha diritto come apolide residente da dieci anni. Nonostante ciò, la domanda viene accettata solo nel 1986, dopo quasi trent’anni di residenza, e solo perché sposa una ragazza italiana. Attualmente è sposato con Umberta, dalla quale ha avuto cinque figli.
La carriera giornalistica di Gad Lerner
Dopo aver frequentato il liceo classico, comincia a scrivere per Lotta Continua, il quotidiano facente parte della corrente politica di sinistra extra-parlamentare. La sua passione e il suo talento gli hanno permesso di diventare vice-direttore. Continua, in questi anni, a scrivere per diversi quotidiani, ma sarà grazie alla televisione che acquisterà la fama che ha oggi. Infatti, con alcuni programmi prima su Rai Tre, e successivamente su Rai Due e Rai Uno, si fa conoscere dal pubblico proprio negli anni di Tangentopoli e dell’ascesa di Silvio Berlusconi.
La sua carriera continua a essere in ascesa, tanto da permettergli di diventare direttore del Tg1. Lascia poi la Rai per lavorare con La7, che abbandonerà nel 2013 per tornare all’emittente nazionale. In concomitanza con la carriera giornalistica e televisiva, scrive alcuni saggi e un libro, Scintille. Una storia di anime vagabonde, nel 2009. Ha subito un procedimento giudiziario nel 2010 per diffamazione, da parte del padre Moshé. Il tribunale ha archiviato la querela, sostenendo che la “terminologia molto forte” contenuta nel libro “scaturisce” da “un profondo dolore causato da una delusione nei confronti della figura paterna”. Gad Lerner ha invece diritto ad “una libera esposizione di quanto è accaduto nella sfera della sua vita familiare”. (fonte: quotidiano.net e Corriere della Sera).
Marianna Soru