Gemma Capra Calabresi, chi è la mamma di Luigi Calabresi: “È una donna tosta”

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Di Redazione Metropolitan

Gemma Capra è stata la moglie del commissario Luigi Calabresi, rimasta vedova con due figli piccoli e uno in arrivo, quando l’uomo fu ucciso il 17 maggio 1972. È in vendita il suo libro autobiografico, dal titolo «La crepa e la luce». A 50 anni dall’uccisione del commissario Luigi, a seguito della vicenda della morte dell’anarchico Pinelli, la Gemma ha deciso di raccontarsi, iniziando un doloroso ma necessario percorso di vita e di perdono da quel giorno, che ha segnato la sua esistenza per sempre, fino ad oggi.

Gemma Capra è nata nel 1946 e ha 76 anni. Ha sposato Luigi Calabresi, commissario di polizia, da cui ha avuto tre figli: Mario, noto giornalista e scrittore, e che ha raccontato la storia della sua famiglia nel libro Spingendo la notte più in là, Paolo, e Luigi, nato pochi mesi dopo la morte del padre.

Esattamente 50 anni fa, Luigi Calabresi venne ucciso dinanzi alla sua abitazione, per mano di un commando di due uomini con alcuni colpi di arma da fuoco. L’omicidio Calabresi è il nome con cui i mass media sono soliti riferirsi all’assassinio del commissario di polizia e addetto alla squadra politica della Questura di Milano.

Il commissario, in quel periodo, partendo da sue indagini sulla morte di Giangiacomo Feltrinelli, dilaniato da una bomba che l’editore stava collocando su di un traliccio, stava investigando su di un traffico internazionale di esplosivi e di armi che sarebbe avvenuto attraverso il confine triestino e quello svizzero.

L’omicidio Calabresi fu il primo caso di delitto eseguito con la stessa tecnica adoperata successivamente dalle Brigate Rosse e da altri gruppi di sinistra: inizialmente, le indagini si sono focalizzate su ambienti di estrema destra, incriminando il neofascista Gianni Nardi, pista rivelatasi falsa.

Nel 1988 Leonardo Marino, un ex militante di Lotta Continua, sì pentì e confessò di aver partecipato insieme ad Ovidio Bompressi all’assassinio del commissario, indicando i mandanti del delitto in Giorgio Pietrostefani e Adriano Sofri, anch’essi in precedenza militanti e ai vertici di LC. Leonardo Marino è stato condannato a 11 anni di reclusione (pena poi prescritta grazie alla attenuanti generiche), mentre Ovidio Bompressi, Giorgio Pietrostefani e Adriano Sofri a 22 anni.

A cinquant’anni dalla morte del commissario Calabresi, Gemma ha pubblicato un libro in cui intende raccontare la propria testimonianza di amore e perdono, riuscendo non solo a sopravvivere alla tragedia dell’uccisione del marito.

La crepa e la luce è il titolo della sua ultima produzione: la storia di una donna che, ad appena venticinque anni, si ritrova vedova con due figli piccoli e incinta del terzo. Una donna diventata vittima della Storia e del terrorismo nell’Italia torbida e feroce degli anni di piombo.

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