George Brecht, il grande esponente del minimalismo tra chimica e arte

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Di Joelle Cotza

Artista, scrittore, compositore musicale, George Brecht nasce nel marzo 1924. Dopo essersi laureato in chimica diviene ricercatore presso i laboratori di alcune case farmaceutiche negli Stati Uniti. Nello stesso periodo si cimenta, da autodidatta, nella pittura, seguendo gli insegnamenti preziosi del celeberrimo Jackson Pollock, padre dell’Action Painting. Brecht si avvicina poi al pensiero di John Cage, venendo a contatto con gli altri fondatori di Fluxus, movimento artistico apertamente dichiaratosi neo-dadaista.

George Brecht verso Fluxus

GamEs & PuzzLEs 1965-1969
Credits: https://whitney.org/collection/works/38266
GamEs & PuzzLEs, 1965-1969, Credits: Whitney Museum of American Art, New York

Volendo citare ArtsLife, periodico online dedicato all’arte, il movimento Fluxus sorge tra il 1961 e il 1962. Il nome Fluxus -termine latino che significa flusso, dato dall’artista lituano George Maciunas (1931-1978)- sta ad indicare un fenomeno in continuo mutamento, che non ha né forma né luogo. […]Fluxus promuove l’idea di un’arte ibrida, alla ricerca di strumenti nuovi che la relazionino con la vita e ne permettano una più ampia comprensione, attraverso la simbiosi tra varie forme espressive e tra realtà e creazione artistica.

La corrente, nata intorno agli anni ’60, pone le sue radici in manifestazioni d’avanguardia come l’happening, la performance, l’evento, video, interventi di musica sperimentale -come quella del sopracitato John Cage-, assemblages che prevedono la ricombinazione di oggetti quotidiani secondo modalità casuali. Gli eventi, predominanti nel movimento, sono concepiti dallo stesso Brecht come pezzi di teatro brevi ed elementari caratterizzati dalle stesse qualità alogiche dei dettagli degli happening […], non sono compartimenti, ma formalmente, se non espressivamente, equivalgono a singoli compartimenti di happening.

Quelli dell’artista sono accadimenti e non composizioni, non oggetti, piuttosto realizzazioni soggette a variabili e continui cambiamenti possibili. Talvolta Brecht si esprime attraverso gli event-cards nei quali sperimenta la parola e i suoi molteplici utilizzi. Il contributo di Brecht al nascente movimento si deve al suo personalissimo processo di semplificazione che lo porta ad essere considerato tra gli esponenti del Minimalismo. Vi sono lavori in cui Brecht riesce a compiere ulteriori semplificazioni su eventi già ridotti al minimo. Brecht applica un’analisi microscopica -tipica del chimico- isolando elementi già semplicissimi.

Joelle Cotza

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