Viene ricordato come uno dei pittori più apprezzati nella storia dell’arte: Georges Seurat. Il 29 marzo del 1891, a soli 31 anni, muore a causa di una encefalite; stesso destino che stronca la vita del figlio. Nasce a Parigi e fin da subito è affascinato dal mondo dell’arte e soprattutto si concentra sul disegno. I suoi studi in età giovanile, lo portano ad ammirare le grandi opere dei maestri del passato, come Raffaello e Piero della Francesca. Georges Seurat, introduce una tecnica di pittura che caratterizza la sua produzione artistica: il puntinismo.
Alle pennellate definite e delicate degli impressionisti, altra corrente che molto influenza Georges Seurat. Lui preferisce dei veri e propri puntini. Che insieme costruiscono il quadro. Una tecnica meticolosa, quanto complessa. Solo così però, il vero studio del colore che aveva negli anni sostenuto, può attuarsi. Infatti Georges Seurat, rende i colori veri protagonisti del quadro. Il colore non solo riempie i disegni della tela, ma anche l’ambiente circostante, grazie allo studio dei complementari. Ogni tonalità infatti si affianca ad un’altra complementare, questo a rendere le sfumature non solo più realistiche, ma ricche di colori e dimensioni.
La produzione artistica

Uno dei quadri più famosi di Georges Seurat, è “Una domenica pomeriggio all’Ile de la Grande Jatte“,risalente al 1886. Il vero e proprio manifesto del movimento artistico del puntinismo. La scena ritrae una realistica domenica assolata, sulle rive della Senna. I personaggi sono vari, dalle donne dell’alta società con ombrellino, agli uomini con cilindro e bastone o in canotta. Ci sono molti bambini a passeggio o cagnolini che si rincorrono. Sullo sfondo la maestosità della natura: le tonalità del verde e del giallo che ben si sposano. Conferiscono pace e rassicurazione a chi osserva l’opera. Sebbene il quadro sia statico, tutto suggerisce in realtà movimento. Insomma una stupenda istantanea di fine 800 e sembra quasi di sentire il calore del sole sulla pelle, gli schiamazzi dei bambini che giocano, ed il vento che accarezza del fronde degli alberi e spinge le vele spiegate sul fiume.
Georges Seurat, dipinge molti quadri di grande successo, come: “Un bagno ad Asnières”, oggi custodito nella National Gallery di Londra; “La Modella in piedi“, “Parata del circo” e “Le modelle“. Quest’ultima opera, venne scelta dal pittore non a caso. Infatti si stavano creando varie critiche sulla tecnica del puntinismo. In molti sostenevano che fosse adatta particolarmente per i paesaggi, ma avessi dei limiti. Uno di questi erano le figure umane, difficilmente realizzabili con i puntini. Georges Seurat, sfida queste critiche infondate e crea un quadro memorabile. Le modelle sono delle figure femminili sinuose e le sfumature del loro incarnato, ben si sposano con la tecnica del puntinismo. Smentendo anche i più scettici critici d’arte.
Gli ultimi anni

Le ultime opere del pittore Georges Seurat, sono le Ballerine dello Chaut o gli Artisti dell’incompiuto “Il circo“. Di lì a poco il pittore si ammalerà. Dopo un forte mal di gola ed una violenta influenza, Georges Seurat morirà il 29 marzo del 1891. Il destino beffardo, coglie anche suo figlio. Che dopo sole due settimane dalla morte del padre, sopperisce per la stessa malattia, un’encefalite. Diagnosi che alla fine dell’800, attanagliava la Francia.
a cura di Chiara Bonacquisti
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