Giampaolo Montali, nato vincente

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Di Redazione Metropolitan

La pallavolo italiana ha l’orgoglio di poter vantare, sia in campo maschile che femminile, degli allenatori straordinari, capaci, competenti e vincenti, che siedono sulle panchine delle squadre più prestigiose del pianeta e, parlando anche di momenti entusiasmanti vissuti nel passato, non si può non citare uno come Giampaolo Montali.

Giampaolo Montali, da subito vincente

Giampaolo Montali, parmense doc, inizia la sua carriera nel volley tra le mura di casa, nelle giovanili della Pallavolo Parma, vincendo quattro titoli consecutivi di categoria, prima di sedere, per scelta obbligata o per essere un predestinato, sulla panchina della prima squadra in serie A, dopo l’allontanamento di un monumento del volley, quale Alexander Skiba.

La mano di Montali si vede sin da subito in seno alla squadra, cogliendo al primo colpo la vittoria in Coppa Italia contro gli storici rivali della Panini Modena, formata da fior di campioni quali Bernardi, Cantagalli, Vullo, Lucchetta, Bertoli, De Giorgi.

Montali saluta
Photo Credits: web

La conferma di Parma

Il successo ottenuto con il lavoro di pochi mesi, pone la dirigenza parmense a dare fiducia al giovane Montali e consegnargli una squadra altamente competitiva, con gli arrivi di Bracci, Galli e soprattutto con il talentuoso palleggiatore Usa, Dusty Dvorak: Giampaolo li ripaga nel triennio successivo con uno scudetto, un Mondiale per Club, tre Coppa delle Coppe e due Supercoppe Europee.

Oramai Montali è una realtà consolidata e vincente del panorama pallavolistico italiano, le sue idee e le sue metodologie di lavoro fanno breccia all’interno dei roster che ha a disposizione ed essendo maturata in lui l’idea di aver fatto il suo tempo nella città natia, passa nel 1990 per un brevissimo periodo di sei mesi a Schio, prima di essere ingaggiato dalla Sisley Volley Treviso, proprietà della famiglia Benetton, che per il volley ha progetti ambiziosi e vincenti.

I successi con la Sisley

Montali su questa panchina si consacra negli anni come uno degli allenatori più vincenti, subito conquista la Coppa CEV e in seguito porta alla Ghirada, oltre ad un palazzetto sempre stracolmo, due scudetti, una Coppa Italia, un’altra CEV, una Coppa Coppe, una Coppa dei Campioni e Supercoppa Europea.

Giampaolo Montali oramai è ritenuto, per carisma, personalità, stile vincente e certezza di risultati, al pari di suoi colleghi altrettanto vincenti e pietre miliari del movimento italiano di pallavolo, tanto che i confini italiani iniziano a stargli stretti e desideroso di provare l’esperienza all’estero.

Montali in panchina
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All’estero

Detto fatto, lascia Treviso e si trasferisce in Grecia, all’Olympiakos dove vince un campionato e due Coppe nazionali prima di passare sulla panchina della nazionale greca, dove però non riesce ad ottenere grandi risultati, anche per il poco materiale tecnico a sua disposizione.

Tornato in Italia si accasa alla Roma Volley e nel biennio di sua permanenza nella capitale, conquista la Coppa CEV e in seguito, un meraviglioso, quanto storico scudetto, prima di fare nuovamente le valigie e andare a Milano per un triennale, dove riuscirà ad ottenere solamente un secondo posto in campionato.

L’approdo in nazionale

La conseguenza successiva ai club è la nazionale azzurra e la chiamata arriva nel 2003, dove Montali torna a rispolverare le sue armi migliori e conduce l’Italvolley alla conquista di due Campionati Europei consecutivi, un terzo e quarto posto alla World League e un prestigioso argento alle Olimpiadi di Atene del 2004, sconfitto solamente dagli allora mostri sacri brasiliani.

Montali e la nazionale
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Nuovi mondi, nuovi ruoli

Ma Montali non è mai sazio delle nuove esperienze, i suoi orizzonti guardano anche oltre il mondo del volley a cui tanto ha dato e che molto gli ha restituito, dopo un biennio sabbatico, piomba nel mondo del calcio, nella Juventus, cui affida un ruolo manageriale amministrativo e di supervisione per tre anni, dopodichè, la tappa successiva e alla Roma, avendo un ruolo importante anche nel passaggio azionario della società, dalla famiglia Sensi alla cordata Di Benedetto, il quale lo nomina successivamente Direttore Generale. La sua permanenza però nel club giallorosso dura solo pochi mesi, fino a luglio 2011, quando decide di interrompere la sua collaborazione.

Nel corso degli anni però Montali si è dedicato anche ad altre attività, spaziando su vari campi, politico, letterario, supporto tecnico alle telecronache televisive di eventi del volley, arricchendo maggiormente il suo bagaglio culturale e umano, nelle quali hanno sempre trovato spazio e fondamento le sue teorie e strategie vincenti.

Le sue frasi

Ci piace ricordare alcune frasi celebri di Montali pronunciate nel corso della sua carriera da allenatore, ma che trovano piena realizzazione nella vita quotidiana:

Conosci e sperimenta in ogni occasione cose nuove o sconosciute, ti si aprirà un mondo di possibilità.”

“Un bravo Coach deve fare un passo in più: mostrare al suo giocatore orizzonti più vasti e lavorare sui suoi sogni, svegliarlo dalla noia, aiutarlo a tirare fuori il potenziale che non immaginava di avere, stimolarlo e portarlo a superare il limite dei suoi limiti.”

“La curiosità è la mia benzina e il mio serbatoio è pieno anche quando non devo partire. Ho imparato che senza non c’è conoscenza, non c’è sapere. Se non oltrepassi il limite, se al contrario dell’Ulisse dantesco non doppi le colonne d’Ercole, non hai niente da insegnare.”

“Non esiste un metodo unico per comunicare e motivare le persone. Esistono strade e percorsi diversi che portano a un’unica meta.”

Il suo nuovo cammino

Giampaolo Montali da diversi anni è oramai lontano dalle palestre del volley, da qualche anno si sta cimentando in un campo totalmente nuovo, come è nel suo stile, il golf: infatti, nel 2016 è stato nominato dal Comitato Organizzatore della Ryder Cup, Direttore Generale dell’edizione del 2022 che avrà luogo in Italia e sulla quale sono puntati i riflettori mondiali di tutto il Mondo.

Montali e la Ryder  Cup
Photo Credits: Federazione Italiana Golf

Il suo obiettivo, come sempre ambizioso, è quello di fare in modo che il golf diventi uno sport veramente popolare, eliminando i pregiudizi che ne fanno ancora oggi un’attività di nicchia: siamo convinti che Giampaolo riuscirà anche in questa nuova avventura, come in ogni competizione sportiva nella quale si è cimentato, raggiungendo i suoi obiettivi, prestando attenzione ad ogni dettaglio, con coesione, passione e grandi motivazioni.

D’altronde lui gioca sempre per vincere!!!!!!

Riconoscimenti personali:

Ufficiale Ordine al merito della Repubblica Italiana

Palma d’oro al Merito Tecnico

Ambasciatore nel Mondo per lo Sport per la città di Roma

Docente all’Università SDA Bocconi di Milano

Docente e membro del comitato Scientifico della Business School del Sole 24 ore

Docente del Master dell’Università di Parma e S. Marino Sport e Management

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